Le bollette da pagare, i soldi che a malapena bastano per fare la minima spesa. A parlare è una signora di Bari, l’abbiamo chiamata Maria, un nome di fantasia per rappresentare le tante madri di famiglia baresi oggi in difficoltà per l’aumento dei costi, del cibo ma soprattutto della luce e del gas. “Ho due bollette di luce da pagare – racconta -, una da 140 e l’altra da 125 euro. Due bollette del gas, una da 135 e l’altra da 140 euro. Bollette ‘estive’, riferite a mesi in cui i termosifoni erano spenti. Come devo fare? Con i soldi della pensione, o dobbiamo mangiare o dobbiamo pagare le bollette…”.
Una problematica che oggi si estende anche alle associazioni in prima linea nel sostegno sociale. Costi da sostenere, un aumento delle richieste a fronte di una minore disponibilità negli aiuti. Ma non solo: servono volontari. Michele Tataranni, presidente di InConTra e ospite questa mattina nel Buongiorno Bari, ha lanciato l’appello dai nostri studi a unirsi nella solidarietà (qui il video). Un sostegno che può anche non essere strettamente economico. Servono prima di tutto volontari.
Domani, sabato 8 ottobre, per esempio ci sarà una raccolta alimentare in alcuni supermercati Dok di Bari. Il problema è che con le persone a disposizione sarà possibile coprire solamente 7 postazioni sulle 10 inizialmente preventivate e solamente per la mattina. In un momento in cui le richieste sono superiori almeno del 60% e alle oltre 1.100 famiglie assistite dall’associazione se ne aggiungono altre 200 che, almeno per il momento, non possono essere assistite. L’appello di Incontra si estende anche alle aziende: anche con la lotta allo spreco si può dare una mano a chi oggi è più in difficoltà.