Una struttura pubblica di riferimento in grado di offrire uno specifico percorso diagnostico terapeutico assistenziale completo per il paziente obeso, seguito in ogni aspetto. E’ il traguardo raggiunto dall’Istituto Nazionale di Gastroenterologia “Saverio de Bellis” di Castellana Grotte, che da luglio scorso ha avviato gli interventi di chirurgia bariatrica con l’attivazione di 10 posti letto dedicati.
L’annuncio nel corso di una conferenza stampa tenuta nella sala consiglio dell’Irccs dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. “I pugliesi che hanno bisogno di interventi di chirurgia bariatrica, per la riduzione gastrica, per perdere peso e poter superare situazioni gravi di obesità, – ha dichiarato il governatore pugliese – da oggi potranno operarsi all’ICRSS “de Bellis”. Il sistema parte adesso, ha proseguito Emiliano, e le prenotazioni sono tante, basti pensare che ogni anno mandiamo 1500 persone fuori regione per interventi di questo tipo. Qui al “De Bellis” non si fa solo l’atto chirurgico, come in un ospedale fuori regione: si fa la preparazione, l’intervento e poi si viene seguiti praticamente a vita perché è giusto che si controlli sistematicamente quello che accade dopo. Ovviamente la Regione è pronta a sostenere alla stessa maniera tutti gli altri ospedali pugliesi che intendono seguire lo stesso settore”.
La scelta regionale è strategica per evitare tante difficoltà alle persone affette da obesità con un protocollo importante dal punto di vista scientifico, perché c’è un trattamento prima, durante e dopo l’intervento chirurgico. E anche la possibilità di integrare il percorso con un centro per i disturbi alimentari e nutrizionali qualificato.
Finora al “De Bellis” sono già stati eseguiti 26 interventi e si prevede di arrivare a 50 entro la fine dell’anno, con l’obiettivo di diventare nel 2023 centro di eccellenza della società italiana di chirurgia dell’obesità (SICOB) con 300 interventi l’anno, iniziando così ad invertire il flusso di pazienti verso le strutture private e del nord riducendo i costi della mobilità passiva: sono circa tremila i pugliesi che ogni anno si rivolgono a centri privati specializzati della Puglia e di altre regioni del nord.
L’intervento chirurgico di riduzione del peso è il tassello con cui si completa il percorso assistenziale per il paziente obeso che vede l’istituto pugliese tra i pochi in Italia con i “Gruppi del Cammino” per le attività motorie riconosciuti dal ministero della Salute. Circa duecento i pazienti seguiti che trovano al “de Bellis” i piani personalizzati da parte dei chinesiologi e anche tutti i trattamenti di chirurgia plastica necessari al perfezionamento e al ripristino psico-fisico del paziente obeso, le terapie, le diete, indispensabili dopo l’intervento per il raggiungimento del miglior risultato possibile.
La Puglia è ai primi posti per prevalenza di persone obese in Italia (12,3%) dopo Molise e Abruzzo, con un numero stimato di circa 500.000 obesi. L’obesità aumenta il rischio di molte malattie non trasmissibili, inclusi tumori, malattie cardiovascolari, diabete mellito di tipo 2 e malattie respiratorie croniche. Si è anche osservato che le persone con obesità hanno un aumentato rischio di complicanze e mortalità nel caso di infezione da SARS-CoV-2.
E’ stato dimostrato che la chirurgia bariatrica ha un elevato beneficio costo-efficacia in confronto ad un approccio non chirurgico migliorando in maniera significativa gli eventi cardiovascolari, il diabete e la mortalità associabili alla riduzione di BMI (indice di massa corporea) con importanti ricadute positive sia in termini di salute dei pazienti obesi che di costi per il Servizio Sanitario Nazionale.