Una disavventura lunga 13 ore. Un volo in ritardo e una coincidenza non persa ma “impedita, nonostante le rassicurazioni degli steward”. Si può riassumere così la difficile giornata che un gruppo di 19 lavoratori baresi ha dovuto subire a causa di “un vero disservizio”, come denunciato dagli stessi.
La ricostruzione inizia con un volo Ita Airways da Bari a Roma Fiumicino alle 11.20; nella Capitale, la coincidenza per raggiungere Genova. “Il primo volo è partito in ritardo – sottolinea a Telebari uno dei passeggeri – Cose che capitano”, ma quei trenta minuti in più avrebbero innescato una vera e propria reazione a catena di eventi sfortunati. “Eravamo un po’ in ansia perché a Roma avremmo dovuto prendere una coincidenza per Genova, sempre con Ita Airways – prosegue nel racconto – ma siamo stati tranquillizzati dal personale di bordo che ci ha comunicato il gate da raggiungere per il secondo imbarco, specificando che ci stavano aspettando”. Stesso discorso per un altro gruppo di persone che aveva una coincidenza per Venezia.
“Scesi dall’aereo abbiamo fatto una corsa per raggiungere il gate”. Ma arrivati sul posto, ecco il secondo intoppo dopo il ritardo del primo volo. “Il gate era chiuso, non ci hanno aspettato – dice ancora il passeggero barese – Strano, perché l’aeromobile non era decollato, ci hanno semplicemente impedito di accedere ma non sappiamo il motivo; né è riuscito a spiegarcelo l’assistente di turno di Air Ita”. Senza risposte, il gruppo di baresi si è affidato al desk di informazioni presente in aeroporto per il cambio del biglietto. “Su 19 persone, 16 hanno avuto la possibilità di imbarcarsi sul volo successivo per Genova di metà pomeriggio. Io e altre due persone – presumibilmente per mancanza di posto sull’aereo – abbiamo dovuto attendere il secondo volo disponibile, con partenza alle 21.40”.
Un’intera giornata in aeroporto, dunque, senza la possibilità di uscire dalla struttura del Leonardo da Vinci e “senza nemmeno un buono per mangiare qualcosa”, denunciano i tre. Nonostante l’enorme disagio, obbligatoria l’attesa nella zona degli imbarchi, ma con un’altra sorpresa. “Due dei nostri colleghi che avrebbero dovuto prendere il volo del pomeriggio – continua – sono stati nuovamente bloccati al gate perché a quanto pare non c’era più posto in aereo. Hanno ricevuto biglietti in overbooking”.
Così il gruppo sarebbe nuovamente aumentato, e il “viaggio della speranza” dei cinque passeggeri si è concluso con l’arrivo nell’albergo prenotato a Genova, quasi a mezzanotte. “Di tutto questo mi resterà la confusione totale, la disorganizzazione della nostra compagnia di linea – conclude il racconto – Non c’è cura per il consumatore ma quello che mi ha deluso sono state le bugie di alcuni addetti ai lavori”.