Screening, lettera per la mammografia in ritardo. L’Asl: “Caso isolato (e già riprogrammato) su 90mila inviti”

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“A una donna barese l’invito a effettuare gratuitamente la mammografia per il giorno 15 novembre è arrivato il giorno 16. Che tipo prevenzione intendono fare l’Asl di Bari e la Regione Puglia mandando lettere che arrivano dopo la fissazione dell’appuntamento?”. Denuncia e domanda, nel pomeriggio di ieri, sono arrivate dal consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Michele Picaro (qui la notizia). Nella prima mattinata di oggi, sul tema, è prontamente arrivata la replica della Asl.

“Il Centro screening della Asl di Bari nell’anno in corso ha programmato l’invio di circa 90mila lettere d’invito per l’esecuzione della mammografia, con una risposta davvero ragguardevole da parte di migliaia di donne – è scritto in una nota -. Per fine anno la ASL conta di raggiungere il 100 per cento della platea in fascia screening (50-69 anni) di Bari e provincia, mentre l’adesione (le donne che hanno fatto la mammografia) è già oggi in linea con il dato nazionale di adesione per gli screening organizzati”.

“Un ritardo nel recapito, peraltro isolato, come quello denunciato su alcuni mass media può statisticamente verificarsi, soprattutto trattandosi di dover raggiungere circa 95mila donne nell’arco di un anno. In ogni caso, non risultano altri ritardi del genere, tenendo conto che gli inviti vengono lavorati dalla Asl tra 20 e 30 giorni antecedenti la data dell’esame e quindi recapitati dal servizio postale e inoltre, una settimana prima, il sistema di messaggistica sm@rtscreening invia un promemoria. L’esame in questione era stato comunque già riprogrammato dal Centro screening a seguito della ricezione di una mail”.


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