Il 60 per cento della produzione biotecnologica mondiale del colosso farmaceutico tedesco Merck è concentrato in Puglia, nello stabilimento di Modugno. Oggi la multinazionale festeggia i trent’anni del polo pugliese che ritiene strategico come conferma il recente piano di potenziamento da 160 milioni di euro, 35 dei quali finanziati da Regione Puglia nell’ambito di uno specifico contratto di programma.
Lo stabilimento di Modugno esporta in 150 Paesi del mondo per un valore di circa un miliardo di euro l’anno, risultando il primo esportatore di Bari e provincia. E questo “anche grazie all’impiego di tecnologie produttive avanzate a digitalizzazione estrema dei processi – sottolinea Merck in una nota – e a una rigorosa ricerca della massima compatibilità ambientale”.
Alla celebrazione dei 30 anni di attività hanno partecipato, fra gli altri, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, l’ambasciatore della Repubblica federale di Germania Viktor Elbling, il presidente di Farmindustria Marcello Cattani. “Credo di poter affermare con un certo orgoglio – ha detto Jan Kirsten, presipente e Ad Merck Healthcare Italia – che il potenziamento di questo complesso produttivo rappresenti nel modo più concreto la volontà di Merck di impegnarsi nel Paese con un ruolo che non guarda solo al mercato, ma che si caratterizza anche per un solido impegno sul piano industriale e scientifico”.
Commentando il sostegno finanziario concesso dalla Regione Puglia per il potenziamento dell’insediamento industriale, il governatore Emiliano ha sottolineato che “l’industria farmaceutica può certamente dare una spinta allo sviluppo del Sud e della Puglia in particolare. Ancora una volta abbiamo dimostrato come sia possibile fare politica industriale seria, attraverso la creazione di un sistema virtuoso in grado di accompagnare e sostenere programmi di sviluppo articolati e complessi”.