Veglia per la pace sulla tomba di San Nicola, Decaro: “Sindaco di Leopoli mi ha inviato richiesta d’aiuto”

Convidi

“Oggi, purtroppo, Bari non è felice. Non può essere felice nonostante l’approssimarsi del santo Natale, momento di gioia per tutti i cristiani, per tutti coloro che credono che la parola di Dio sia portatrice di verità e giustizia, di pace e di fratellanza. Nessuno può gioire al pensiero che da più di 300 giorni una tragedia umanitaria si sta consumando nel cuore dell’Europa”. Lo ha detto il sindaco di Bari, Antonio Decaro, durante i saluti istituzionali prima della preghiera di pace, organizzata dalla Cei, sulla tomba di San Nicola nella Basilica di Bari (qui la notizia).

“La follia dell’uomo – ha aggiunto il sindaco – ancora una volta sta spezzando vite, distruggendo città, seminando terrore, annientando speranze e gettando ombre oscure sul futuro. Proprio ieri sera Andrey Sadovy, sindaco di Leopoli, mi ha inviato una lettera con una richiesta di aiuto per sostenere le attività di Unbroken, un centro di riabilitazione mentale, perché la guerra non solo uccide fisicamente ma devasta anche psicologicamente, soprattutto i bambini”.

“Come fiori piegati dalla violenza – ha concluso Decaro – vengono uccisi, feriti, subiscono violenze, non hanno cibo o non possono essere curati, non possono andare a scuola. Solo coltivando la pace possiamo proteggere davvero il loro futuro. Questo è il messaggio straziante che arriva da Leopoli alla vigilia di questa veglia di preghiera rivolta a San Nicola, il santo protettore dei bambini”.

Poi ha parlato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. “È un momento difficile della storia, nella quale la chiesa sta svolgendo la sua parte, a Bari come nel resto nel mondo – ha detto -. Ciò che temevamo da anni si è verificato e questo ha a che fare col maligno, dentro i singoli uomini, nelle nazioni, che ci fanno vedere le cose secondo le prospettive sbagliate. Quando è il maligno a prendere in mano la situazione, non resta che pregare”. Questa preghiera “era una necessità dell’anima – ha concluso Emiliano -e questa città si è sempre sentita coinvolta nel cercare di favorire il dialogo ecumenico”.

La pace è “affare nostro” e comincia “nel cuore di ciascuno” ha detto infine il presidente della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Matteo Zuppi, a Bari per l’occasione. “Il Bambino Gesù, che tra qualche giorno accoglieremo, è il segno della speranza, la luce che rischiara le tenebre dell’egoismo, della violenza e della guerra. Di tutte le guerre”. Il cardinale ha salutato i rappresentanti delle istituzioni e “i Padri Domenicani, che ci accolgono in questa bellissima Basilica, e tutti coloro che sono qui a pregare, uniti a tutti i cristiani di Ucraina e Russia. San Nicola – ha concluso il cardinale – non può giustificare e benedire il fratello che alza le mani contro suo fratello e con lui imploriamo il dono della pace”.


Convidi