L’appello è quello di una cittadina barese, ma anche quello di una mamma che quotidianamente vede l’area verde intitolata alla memoria del figlio in condizioni di progressivo degrado. Giardino Mimmo Bucci, quartiere Libertà. Le immagini che vedete sono state girate questa mattina, e non raccontano nulla di buono.
Partendo dal bagno sul retro del chioschetto, bagno oramai perennemente aperto e ricettacolo di sporcizia, rifiuti e vandalismo. Non un bello spettacolo insomma per chi vi si avventura. E del chioschetto, dicevamo, ancora vuoto vista l’assenza di richieste per il suo affidamento, a balzare all’occhio sono le scritte su ogni sua parete – nella maggior parte dei casi offensive e volgari -. Pochi passi, e la stessa situazione si ripresenta su tavolini e sedili in pietra, utilizzati dagli avventori del giardino come veri e propri fogli bianchi su cui sfogare la propria inciviltà.
Per non parlare della condizione della fontana oramai in disuso. Quello che ne resta è solo acqua putrida: anche il grande vascone oramai è utilizzato come cestino porta rifiuti. Ma quello che si fa fatica ad accettare – spiega Francesca Bucci – è l’utilizzo che soprattutto i padroni di cani di grossa taglia fanno del giardino: usato come area di sguinzagliamento, la sera, diventa luogo di esclusivo utilizzo per gli animali, una volta chiusi arbitrariamente i cancelli. Dal Comune di Bari fanno sapere di aver già segnalato a chi di competenza le condizioni della fontana, e chiesto un intervento sulle scritte sui muri, così come sul bagno. Permane però l’appello di Franca Bucci: se continua così – spiega – sarò costretta a rimuovere le targhe dedicate a mio figlio