“Auguri fratelli e sorelle, in questa Pasqua tremenda come nessun’altra nella mia vita”. Inizia così un post pubblicato sui social nel tardo pomeriggio di oggi dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Una lunga riflessione sulla pandemia, sui vaccini e sulla gestione dell’emergenza sanitaria che si può riassumere in tre parole: non è facile. Un concetto che il governatore ripete più volte quasi a voler convincere i propri interlocutori più critici. Non un tentativo del tutto riuscito, a giudicare dai commenti al post: tanti, infatti, gli errori sottolineati dalla platea del web in relazione all’ultimo anno caratterizzato dal Covid.
“Non è facile. Niente è stato facile in quest’anno di immensa sofferenza – scrive Emiliano -. È difficile abbassare i contagi senza danneggiare l’economia e senza limitare la libertà delle persone. Non è facile in particolare vaccinare senza vaccini. Che sono scarsi in tutta Italia e in tutta Europa e sono di tipi diversi, ciascuno adatto a diverse età e a diverse condizioni di salute, salvo nuove autorizzazioni che cambiano le precedenti. Come è accaduto con Astrazeneca, autorizzato sino a poco tempo fa solo fino ai 55 anni, che ci hanno ordinato di somministrare a personale scolastico e forze dell’ordine, mentre non avevamo abbastanza dosi di Pfizer da Roma per mettere prima in sicurezza i fragili. E adesso che stiamo vaccinando i fragili, speriamo che i Moderna da assegnare ai Medici di Famiglia arrivino sul serio in quantità adeguate per raggiungere tutta la platea al più presto”.
“Non è facile vaccinare migliaia di persone contemporaneamente con vaccini che si conservano a temperature diverse con differenti tempi e procedure di preparazione e di scongelamento.
Non è facile rispettare piani vaccinali governativi cambiati in corsa mentre già erano stati dati appuntamenti alle categorie dei servizi essenziali che in Italia, lo abbiamo capito in questa occasione, nessun Ministero sa elencare – prosegue il governatore -. E chi ha utilizzato tutto lo stock vaccinale, che adesso sembra più veloce degli altri, senza pensare alla seconda dose, chiede adesso dosi supplementari che non dovrebbe poter avere”.
“Non è facile – ripete ancora Emiliano – predisporre una macchina che potrebbe andare ad alta velocità, tenendola col motore che sfolla senza vaccini da inoculare. Ascoltiamo tutti con affetto per imparare dagli errori commessi. Impariamo dall’esperienza, come durante un assedio inaspettato, e dagli errori, come ogni essere dotato di ragione. Offriamo al Signore il nostro silenzio e il nostro lavoro. E comunque la nostra sofferenza è niente rispetto alla croce di chi ha perso la vita o quella di un proprio caro a causa del virus”.
“Ringrazio tutti coloro che anche oggi stanno lavorando duramente per salvare più vite possibili. Hanno vaccinato in un solo giorno più di 5 mila pugliesi caregiver e familiari conviventi di bambini e bambine disabili gravi, che avendo meno di 16 anni non si possono vaccinare. Portando avanti parallelamente le vaccinazioni per i pazienti fragili e per gli over 80, in ambulatorio e a domicilio. Buona Pasqua a tutti coloro che da più di un anno fanno tutto quanto in loro potere per abbassare contagi e guarire persone, senza cedere all’egoismo di salvarsi da soli – conclude Emiliano -. Auguri a tutti indistintamente per una Pasqua, un passaggio, che sia veloce e meno doloroso possibile verso la Resurrezione della ragionevolezza e della responsabilità. Alla battaglia dunque pugliesi, in particolare voi della sanità che da più di un anno non vi fermate mai. Gli inermi e i potenti, gli innocenti e i colpevoli attendono da voi la salvezza. A voi in particolare buona Pasqua”.