Bonus da 600 euro, sito INPS in tilt: “Dati di alcuni utenti diventano pubblici”

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Cento richieste al minuto per un totale di 300mila accessi registrati già in prima mattinata. Il sito dell’INPS è letteralmente preso d’assalto dagli aventi diritto al bonus di 600 euro stabilito dal Governo per imprese e lavoratori autonomi. Numeri che però hanno mandato in tilt il sito dell’ente previdenziale. Infatti, al netto della difficoltà nell’entrare nella propria area riservata c’è chi, dopo diversi tentativi, sembra si sia trovato all’interno del profilo personale di altre persone.

Un errore del sistema, con ogni probabilità, che manderebbe all’aria la privacy di molti utenti, presumibilmente ignari di ciò che sta accadendo. Infatti, una volta effettuato l’accesso al profilo personale, testimoniano le diverse segnalazioni, si possono visionare tutti i dati sensibili di altri contribuenti. Nome, cognome, indirizzo, residenza, mail, numero di telefono e data di nascita.

Quel che preoccupa – ci scrivono – “è la possibilità di accedere ad altre informazioni riservate”, come la posizione fiscale (e quindi debiti, crediti, trattamento pensionistico); in sostanza, il reddito di altre persone. Dati che, oltre ad essere stati resi pubblici per il presunto errore del sistema, pare possano essere anche modificati. Nello specifico, un malintenzionato potrebbe presentare eventuali domande assistenziali che non spettano al ‘proprietario’ del profilo, creandogli seri problemi a livello legale.

Ulteriore preoccupazione, poi, desta la possibilità di accedere ai dati di minori. Infatti, oltre alla richiesta del bonus di 600 euro per imprese e lavoratori, si può compilare anche il ‘bonus baby sitting’. E per richiederlo è necessario creare un ‘libretto di famiglia’ all’interno del quale vengono inseriti proprio i dati dei minori.

Al momento sui profili social e sui canali istituzionali dell’INPS non compaiono spiegazioni in merito a quanto sta accadendo.


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