“Abbiamo tempo per prepararci, ma dobbiamo essere pronti. La riapertura deve essere controllata perché anche quando vedremo un numero di contagi pari a zero questo non vorrà dire che il virus è scomparso”.
Il professore Pierluigi Lopalco, coordinatore della task force regionale, invita alla prudenza: questa mattina, insieme all’assessora pugliese al Turismo, Loredana Capone, ha tenuto una videoconferenza con i rappresentanti dei settori della cultura e del turismo e con le agenzie regionali per costruire un percorso condiviso in vista della fase 2 dell’emergenza Covid-19.
“Sarà difficile bloccare la circolazione delle persone – ammette Lopalco – dovremo essere vigili e non soltanto su ciò che accade in Puglia ma anche su ciò che accade in Italia. Nel resto del Paese, infatti, l’epidemia va ad una velocità diversa, allora, dobbiamo lavorare tenendo presente che il virus continua a essere sui nostri territori”.
Le Asl, spiega l’epidemiologo, continueranno il lavoro di sorveglianza, “ma anche il settore produttivo dovrà fare la sua parte per limitare al minimo il rischio di circolazione del virus”. Ad esempio, “in uno stabilimento balneare o in un albergo, un ristorante, o in una qualsiasi altra attività commerciale la sicurezza dovrà scaturire da un’azione comune, siamo quindi già da adesso al lavoro per tracciare un percorso per minimizzare il rischio di contagio sia per gli operatori che per i cittadini”, assicura.
Come? Attraverso una sorta di “manuale per la ripresa”, dice. “Entro i prossimi dieci giorni – conclude – un gruppo di esperti definirà le linee guida che condivideremo immediatamente con tutta la task force per fare sintesi e creare il documento finale. Distanziamento, procedure e tecnologie saranno certamente i capisaldi”.