Coronavirus, Emiliano: “In Puglia ripartiremo dal turismo”

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Sull’avvio della ‘fase 2’ in Puglia, il governatore Michele Emiliano ritiene sia necessario “rispettare le regole comportamentali” degli “esperti” senza avere “fretta di ripartire”. Quanto al suo omologo campano De Luca, che ha paventato l’idea di chiudere i confini della regione per impedire l’arrivo di persone contagiate, Emiliano spiega: “Quella era una iperbole, e al presidente De Luca il diritto all’iperbole è concesso: i campani approvano. A me i pugliesi non lo permetterebbero”. In due interviste, al Corriere del Mezzogiorno e a La Repubblica, il presidente della Regione Puglia affronta il tema della ripartenza, auspicando una “regia unica” da parte del “governo” e “un decreto legge che ‘copra’ le scelte delle Regioni, almeno le marco-decisioni”. In particolare, Emiliano evidenzia la necessità di “scelte omogenee” per la ripartenza delle varie “filiere” nel Paese, evitando così una “concorrenza sleale tra territori”. Il governatore avverte che “non bisogna cedere agli isterismi: chi oggi chiede di riaprire in tempi brevissimi sono gli stessi che qualche settimana fa chiedevano lockdown ancora più rigorosi”. In Puglia, Emiliano immagina di poter ricominciare “dal turismo” che “dovrà prepararsi ad ospitare meno persone di quelle che potrebbe”. Poi toccherà “alla filiera agroalimentare, che non si è mai fermata”, e “subito dopo arriveranno le produzioni industriali strategiche e il grande sistema dei trasporti”. Emiliano immagina poi “una catena di governance a più livello”, per esempio “restituendo il potere di ordinanza ai sindaci” che “sanno come intervenire caso per caso”. Infine, il governatore sottolinea che “stiamo cercando di impedire” che “vengano dirottate all’emergenza del Settentrione le risorse destinate al Mezzogiorno: finora – conclude – il ministro del Sud, Provenzano, ci ha rassicurati”.


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