Dall’11 marzo al 17 aprile, in sei settimane di lockdown, al Policlinico di Bari sono stati gestiti attraverso la telemedicina 1.182 pazienti con diabete. Il protocollo di telemedicina, per la realizzazione in remoto delle visite ambulatoriali programmate, prevede approcci diversificati a seconda della tipologia di pazienti. In tutti i casi, qualche giorno prima della visita prevista, i pazienti vengono contattati telefonicamente per una iniziale valutazione. La visita prosegue con l’invio dei dati attraverso la piattaforma informatica o via mail, a cui segue la risposta telefonica o via posta elettronica con le indicazioni terapeutiche da seguire. In caso di urgenze indifferibili, o di problemi con la connessione o con il telefono, i pazienti vengono visitati di persona in ambulatorio.
La telemedicina ha consentito di effettuare visite telematiche nel corso dell’emergenza Covid complessivamente per l’88% dei pazienti prenotati. In particolare l’ambulatorio di Diabetologia, su 679 prenotazioni, ne ha gestite in telemedicina 628: pari al 92.5%. L’ambulatorio per il Diabete gestazionale, invece, ha registrato 111 visite telematiche su 129 pari all’86% del totale.
“A Bari abbiamo iniziato subito dopo il lockdown l’interazione medico-paziente attraverso la modalità telematica – spiega il professor Francesco Giorgino, direttore di Endocrinologia e presidente della Società italiana di Endocrinologia -. Il protocollo di telemedicina utilizzato al policlinico è stato validato dall’Istituto Superiore di Sanità”.