Gli albergatori italiani sono pronti a fare accoglienza di qualità anche al tempo del Covid-19. La Federalberghi ha elaborato, in condivisione con Confindustria e Assohotel, un protocollo nazionale denominato, appunto: ‘Accoglienza Sicura’. Nella redazione del documento sono stati individuati i passaggi essenziali per garantire misure efficaci di prevenzione della diffusione del virus, allo scopo di tutelare la salute degli ospiti e dei collaboratori e di realizzare l’equilibrio necessario per garantire l’erogazione del servizio in condizioni di sicurezza e sostenibilità, evitando tuttavia di snaturarne le caratteristiche.
Il protocollo è ora a disposizione del Governo e delle Regioni, affinché facciano riferimento a tali contenuti per l’adozione di provvedimenti tesi a regolamentare i comportamenti che le aziende turistico ricettive dovranno tenere nella fase della cosiddetta ‘ripartenza’.
“L’accoglienza è il nostro unico mestiere, e sempre lo sarà – commenta Francesco Caizzi, presidente della Federalberghi Puglia – I nostri alberghi non diventeranno mai strutture sanitarie né tanto meno case di cura. A tal proposito, dunque, onde evitare improbabili e funamboliche proposte di vari personaggi – politici e non – alla ricerca di luci della ribalta mediatica, ribadiamo che abbiamo bisogno di garantire ed essere garantiti per poter riaprire i nostri alberghi e far sentire, come sempre, i nostri ospiti protetti come a casa propria. Noi pugliesi abbiamo contribuito in maniera significativa a elaborare il protocollo nazionale, anche in virtù dell’esperienza acquisita sul campo nel lavoro fatto con la Protezione Civile e le Autorità sanitarie della Puglia per l’avvio dei cosiddetti alberghi Covid, che si stanno rivelando un utile strumento per il contrasto alla pandemia e la riduzione delle possibilità di contagio”.
Il protocollo è stato redatto da una task force costituita per iniziativa di Federalberghi, composta da imprenditori e dirigenti, italiani e stranieri, espressione delle diverse categorie e tipologie di strutture turistico ricettive che, con l’ausilio di consulenti in materia di igiene e sicurezza e sotto la supervisione del professor Pierluigi Viale dell’Università di Bologna – direttore dell’Unità Operativa Malattie Infettive del Policlinico di S. Orsola – hanno analizzato le diverse fasi dei processi di produzione ed erogazione del servizio, individuando gli eventuali punti critici e suggerendo le conseguenti misure da adottare.