La Siciliani Carni, dopo la scelta di chiudere per gestire al meglio l’emergenza Covid registrata all’interno dell’azienda, è pronta a ripartire e si prepara a farlo attraverso un protocollo di sicurezza rigoroso elaborato dai vertici della società, di concerto con le autorità sanitarie e di controllo. Una riapertura graduale che avverrà a partire da sabato 2 maggio, dopo aver effettuato un doppio screening – prima a mezzo tamponi e poi mediante test sierologici – su tutti i lavoratori che avranno accesso in stabilimento.
“Fin dal 16 marzo abbiamo adottato tutte le procedure di sicurezza indicate a livello nazionale – spiegano dall’azienda di Palo del Colle -. Lo smart working, la misurazione della temperatura all’ingresso, il distanziamento sociale, la sanificazione straordinaria degli ambienti e la fornitura di DPI. Nonostante questo, abbiamo dovuto affrontare una situazione di criticità derivante dal riscontro di positività al Covid. In stretto coordinamento con le autorità sanitarie quindi, dopo aver individuato i primi casi, abbiamo deciso, in modo responsabile e rigoroso, di sospendere l’attività del reparto interessato, sottoponendo i relativi lavoratori al test diagnostico tramite tampone orofaringeo per individuare i positivi e procedere al loro isolamento”.
“Questa strategia di screening – dicono ancora dalla Siciliani Carni -è stata successivamente estesa a tutto il personale rimanente. Una decisione che ha comportato un importante investimento, ma che si è ritenuta necessaria allo scopo di tutelare in primis la salute dei lavoratori, visto che la stragrande maggioranza di coloro che sono risultati positivi dopo i primi tamponi erano, di fatto, completamente asintomatici e in perfette condizioni di salute. Lo scorso 23 aprile, alla luce dei risultati dei primi tamponi, per senso di responsabilità e senza che fosse intervenuto alcun provvedimento delle autorità preposte, abbiamo deciso in assoluta autonomia di sospendere l’attività per avere il quadro completo della situazione sanitaria”.
“Acquisiti i risultati, in un’ottica estremamente prudenziale e di concerto con le autorità sanitarie – concludono dall’azienda – abbiamo deciso di eseguire un ulteriore screening, mediante test sierologici, sui soggetti già risultati negativi al tampone. Tanto al fine di assicurare la riammissione in stabilimento dei soli soggetti non affetti da Covid. Ora quindi, dopo aver definito un ulteriore rafforzamento del protocollo, in perfetta sintonia con le autorità sanitarie, ci prepariamo a far ripartire la macchina aziendale, consapevoli di giocare un ruolo imprescindibile all’interno della filiera agroalimentare, operando in un settore essenziale nell’attuale emergenza sanitaria nazionale. A tutela dei consumatori, ribadiamo quanto già chiarito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare: cibo e carni non sono e non possono essere fonte o veicolo di trasmissione del virus”.