“Questa fase della pandemia rappresenta il momento più delicato da fronteggiare, nel quale al desiderio legittimo di tutti di ritornare alla ‘normalità’ si deve razionalmente contrapporre la consapevolezza di essere ancora nel pieno di una emergenza sanitaria mondiale”. A chiarire ulteriormente la propria posizione rispetto alla gestione della cosiddetta ‘Fase 2’ è il sindaco di Noicattaro, Raimondo Innamorato. Il tema è quello, già affrontato nei giorni scorsi attraverso dei post pubblicati sui social, della scelta della Regione Puglia di anticipare al 29 aprile la riapertura di specifiche attività, di fatto precorrendo i termini fissati dal Governo e dal premier Giuseppe Conte.
“Il territorio di Noicattaro che, ad oggi, con sacrificio ha saputo contenere il numero di contagi, nonostante l’ombra del focolaio in una residenza per anziani, le cui vittime sono ancora impresse nella memoria della comunità, non può razionalmente pensare di passare da un serrato e sicuramente faticoso lockdown ad una frettolosa apertura di attività a forte rischio di assembramento – spiega Innamorato -. La tutela della salute, in una circostanza di tale portata, si garantisce attraverso la prudenza, la riflessione e la razionalità. Elementi essenziali per l’avvio di una indiscutibile e ambita ripartenza delle attività che, tuttavia, deve essere programmata anche in virtù delle indicazioni fornite dal Comitato Tecnico Scientifico”.
“Come sindaco, anticipando quanto poi opportunamente specificato dal premier Conte, che ha dichiarato illegittime le misure meno restrittive attuate dalle Regioni, ho scelto di procedere con una apertura graduale e progressiva – dice il primo cittadino di Noicattaro -. Una strategia impopolare ma mai irrispettosa delle disposizioni ministeriali e soprattutto di quei cittadini che, attendendosi alle ‘regole’, hanno contribuito a mantenere stabile il fragile equilibrio dei contagi nel nostro paese”.
“Questa stessa strategia è stata condivisa oggi da altri colleghi sindaci che hanno analogamente disatteso le disposizioni regionali in favore della prudenza per il proprio territorio – conclude Innamorato -. Abbiamo la responsabilità e il dovere di proteggere i cittadini e di non sacrificare i sacrifici fatti fin qui”.