“Un mercato nero che va sgominato per salvare le vendite di fiori e piante per la Festa della Mamma, ultimo appuntamento della primavera importante per i floricoltori pugliesi, dopo una stagione disastrosa con il crac causato dall’emergenza Coronavirus”.
È l’appello di Coldiretti Puglia alle forze dell’ordine per reprimere il mercato parallelo di fiori e piante che ha aggiunto nelle ultime settimane “prezzi capestro al ribasso fino al -50%, ben al di sotto dei costi di produzione”.
“Con la riapertura graduale dei cimiteri e l’approssimarsi della Festa della Mamma – afferma il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia – è nato un pericoloso mercato parallelo dei fiori, con aste al super ribasso, profittando della condizione di necessità dei produttori e dell’aumento delle richieste per il via libera alla commercializzazione”.
“Il risultato dell’emergenza in Puglia con il blocco delle vendite è stato di quasi un miliardo di fiori e piante appassiti e distrutti nei vivai dove – conclude la Coldiretti – sono crollati gli acquisti di fiori recisi, di piante fiorite in vaso, le produzioni tipiche della primavera e si sono fermate anche le vendite e l’export di alberature e cespugli, in un periodo in cui per molte aziende si realizza oltre il 75% del fatturato annuale.
“Servono interventi urgenti per indennizzare le imprese florovivaistiche per l’ingente danno diretto e ridare liquidità alle aziende – incalza il presidente Muraglia – attraverso la dichiarazione di stato di calamità, con una declaratoria specifica per il comparto florovivaistico”.