Modugno, dopo 3 giorni il sindaco Magrone chiude parchi e giardini: “Pochi agenti di Polizia Locale”

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I parchi e i giardini pubblici di Modugno sono rimasti aperti per soli tre giorni dopo l’avvio della Fase 2. Ma il sindaco Nicola Magrone ha firmato una ordinanza con la quale ha nuovamente disposto la chiusura, fino al 17 maggio, di quattro piazze e aree pubbliche: la villa comunale, il parco Martiri delle foibe, largo Zaratta e piazza Romito Vescovo, oltre al divieto di utilizzare tutte le aree attrezzate per il gioco dei bambini.

“La carenza di organico del corpo di Polizia locale – si legge nel provvedimento – non consente di garantire la continua e totale vigilanza di tutte le aree urbane aperte alla fruizione pubblica (parchi, ville e giardini pubblici) e pertanto il controllo circa il rigoroso rispetto delle misure di contenimento” previste dalle norme del Governo per l’emergenza coronavirus.

L’accesso ai parchi cittadini di Modugno, come in diverse città d’Italia, è stato di nuovo possibile dopo quasi due mesi a partire dal 4 maggio, con l’avvio della Fase 2, a condizione che fossero rispettate le distanze di sicurezza tra le persone.

Negli ultimi 3 giorni nella cittadina del Barese sono stati segnalati episodi di assembramenti che hanno costretto il sindaco a disporne ancora una volta la chiusura. Resta consentito l’accesso al parco comunale San Pio, su prenotazione, “esclusivamente alle persone affette da disturbo dello spettro autistico, adhd e disabilità intellettiva grave”.


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