Da martedì comincia la Fase 2 della giustizia barese. Fino al 31 luglio negli uffici giudiziari del distretto si continuerà ad accedere in maniera limitata e rispettando specifiche misure di sicurezza per contenere il rischio di contagio da coronavirus. In un provvedimento di 36 punti, il presidente della Corte di Appello di Bari, Franco Cassano, ha elencato le prescrizioni alle quali chi accede agli uffici dovrà attenersi, a partire dall’obbligo di indossare la mascherina. Per magistrati e dipendenti i dispositivi di protezione individuale saranno messi a disposizione dall’ufficio. Al personale è comunque consigliato tenere le comunicazioni interne via telefonica o telematica.
Solo “auspicato” invece sarà per dipendenti e magistrati l’uso di guanti che, “se necessario e ove disponibili, saranno forniti all’ingresso”. All’ingresso e negli spazi comuni, inoltre, sarà assicurata la distribuzione di gel detergente e disinfettante e “l’accesso a tutte le strutture giudiziarie” sarà “vincolato alla rilevazione della temperatura corporea” con termometro a distanza a raggi infrarossi o termoscanner. A chi entrerà nel palazzo di giustizia è infine consigliato di usare le scale e non l’ascensore, per evitare contatti ravvicinati tra le persone.
Per quanto riguarda le udienze, alle cause urgenti assicurate anche nel periodo di lockdown si aggiungeranno tutte quelle che sarà possibile celebrare tramite deposito telematico di atti, in videoconferenza da remoto o, in presenza in aula, con un numero ridotto di persone. Nel caso del penale, per esempio, sarà consentita la celebrazione dei processi con un massimo di quattro imputati liberi.