BPPB, EZ LAB e Cantina Due Palme: ecco il progetto Winechain. La filiera di produzione del vino è certificata

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Il progetto si chiama Winechain, è dedicato alla certificazione della filiera di produzione del vino ed è portato avanti dalla Banca Popolare di Puglia e Basilicata: primo operatore bancario che, in collaborazione con EZ LAB e la Cantina Due Palme, offre una soluzione di blockchain applicata alla catena agroalimentare. BPPB Winechain, dunque, permette di garantire la tracciabilità dei prodotti della filiera agroalimentare, dal produttore fino al consumatore finale, così da certificare l’origine, la sostenibilità ambientale e i valori etici.

Un’iniziativa prevista per due etichette: Montecoco e Selvarossa. Il vino si presenta con una etichetta intelligente che racconta tutte le informazioni sull’intero processo di coltivazione nei vigneti, sulle metodologie utilizzate per la produzione e per la trasformazione del vino, fino all’imbottigliamento. Il consumatore dovrà semplicemente disporre di un lettore QR Code sul proprio smartphone e inquadrare il codice presente sull’etichetta del prodotto con la fotocamera: si atterrerà su una pagina in cui poter scorrere tutte le fasi che hanno portato il prodotto nell’enoteca o sul tavolo di un ristorante. Dal campo in cui è stato coltivato ai vitigni di provenienza, alle attività agricole che hanno poi portato l’uva verso la trasformazione e l’imbottigliamento. Grazie a questo racconto il cliente potrà conoscere caratteristiche, odori e sentori di quel vino e scoprire i migliori accostamenti con il cibo.

“Con questo progetto BPPB vuole ulteriormente contribuire allo sviluppo del territorio, mettendo il proprio patrimonio di idee, competenze e soluzioni di qualità al servizio di tutti, favorendo la crescita delle imprese, del mercato e delle istituzioni locali – dichiara il Presidente della Banca, Leonardo Patroni Griffi -. La nostra vocazione è interpretare al meglio i cambiamenti. Per essere contemporanei, innovativi investiamo in tecnologie e strumenti digitali e promuoviamo la cultura dell’innovazione. Considerata la portata innovativa dell’iniziativa vorremmo replicarla con una offerta dedicata anche per altre aziende del territorio, luogo prospero di aziende del settore agrifood e che potenzialmente potrebbero essere interessate alla certificazione della qualità attraverso la blockchain”.


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