Bari, strage di tartarughe marine sul litorale: ritrovate quattro carcasse

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Principale indiziata pare essere la pesca a strascico. L’appello del WWF ai pescatori: “Non ributtate in mare le tartarughe intrappolate nelle reti”.

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Se non è un’ecatombe, poco ci manca. Quattro tartarughe marine morte sono state ritrovate nelle ultime ore sul litorale barese mentre una viva, seppure in gravi condizioni, è stata recuperata a Trani. Ed i numeri, a quanto pare, sono destinati a salire. La carcassa che vi mostriamo in foto è stata rinvenuta da un runner nei pressi del lido San Francesco.

“Da una prima analisi la tartaruga sarà morta da almeno tre settimane – spiegano dal centro recupero WWF -. La maggior parte di queste tartarughe muore per annegamento. Si tratta di carcasse che di solito rimangono a quattro o cinque miglia dalla riva per diverso tempo, per poi essere portate sulla costa dalle mareggiate”.

L’annegamento delle tartarughe, in moltissimi casi, sarebbe causato dalla pesca a strascico. Una pratica assolutamente consentita ma che evidentemente porta in dote alcune controindicazioni. “La nostra indicazione ai pescatori è chiara – continuano dal WWF -. Laddove all’interno delle reti dovessero ritrovarsi una o più tartarughe, non ributtarle in mare. Bisogna portarle a riva e contattare noi”.

Il numero di telefono di riferimento, per la zona di Bari, è quello del Centro Recupero WWF Molfetta. È possibile quindi contattare i volontari al 346.6062937.

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