Schede tecniche dettagliate che contengono indirizzi operativi specifici validi per i singoli settori di attività. Sono le linee guida derivanti dall’accordo tra Governo e Regioni per la riapertura, nella cosiddetta ‘fase 2’ dell’emergenza coronavirus, che mirano a tutelare la salute di utenti e lavoratori. In particolare, in ogni scheda sono integrate le diverse misure di prevenzione e contenimento riconosciute a livello scientifico per contrastare la diffusione del contagio, tra le quali: norme comportamentali, distanziamento sociale e contact tracing.
Un’importante novità arriva nell’ambito della ristorazione. Tra le indicazioni – che si applicano per ogni tipo di esercizio di somministrazione di pasti e bevande, quali ristoranti, trattorie, pizzerie, self-service, bar, pub, pasticcerie, gelaterie e rosticcerie – c’è ovviamente quella relativa alla distanza tra i clienti che scende a 1 metro di separazione. “Negli esercizi che dispongono di posti a sedere – si legge nel documento – bisognerà privilegiare l’accesso tramite prenotazione e mantenere l’elenco dei soggetti che hanno prenotato, per un periodo di 14 giorni”. Iniziativa evidentemente utile nell’ambito del contact tracing.
Dovranno mantenere per 14 giorni le prenotazioni anche i proprietari degli stabilimenti balneari, che dovranno assicurare un distanziamento tra gli ombrelloni – o altri sistemi di ombreggio – in modo da garantire una superficie di almeno 10 metri quadri per ogni ombrellone, indipendentemente dalla modalità di allestimento della spiaggia. Tra lettini e sedie a sdraio, quando non posizionate nel posto ombrellone, deve essere garantita una distanza di almeno un metro e mezzo. “Per quanto riguarda le spiagge libere – è scritto -, si ribadisce l’importanza dell’informazione e della responsabilizzazione individuale da parte degli avventori nell’adozione di comportamenti rispettosi delle misure di prevenzione. Al fine di assicurare il rispetto della distanza di sicurezza di almeno 1 metro tra le persone e gli interventi di pulizia e disinfezione dei servizi eventualmente presenti si suggerisce la presenza di un addetto alla sorveglianza. Anche il posizionamento degli ombrelloni dovrà rispettare le indicazioni sopra riportate”.
Per quanto concerne le piscine, i gestori dovranno redigere un programma delle attività il più possibile pianificato in modo da dissuadere eventuali condizioni di aggregazioni e da regolamentare i flussi degli spazi di attesa e nelle varie aree per favorire il rispetto del distanziamento sociale di almeno 1 metro. Tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti. La densità di affollamento nelle aree solarium e verdi è calcolata con un indice di non meno di 7 metri quadri di superficie di calpestio a persona. La densità di affollamento in vasca è calcolata con un indice di 7 metri quadri di superficie di acqua a persona. Il gestore pertanto è tenuto, in ragione delle aree a disposizioni, a calcolare e a gestire le entrate dei frequentatori nell’impianto. Come di consueto è obbligatorio l’uso della cuffia, è vietato sputare, soffiarsi il naso e urinare in acqua e ai bambini molto piccoli bisognerà far indossare i pannolini contenitivi.
Anche i proprietari delle palestre dovranno mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni. Regolamentare i flussi, gli spazi di attesa, l’accesso alle diverse aree, il posizionamento di attrezzi e macchine, anche delimitando le zone, al fine di garantire la distanza di sicurezza: di almeno 1 metro per le persone mentre non svolgono attività fisica, di almeno 2 metri durante l’attività fisica.
La separazione di un metro, tra le singole postazioni di lavoro e tra i clienti, dovrà essere rispetta anche da parrucchieri ed estetisti. L’area di lavoro, laddove possibile, può essere delimitata da barriere fisiche adeguate a prevenire il contagio tramite droplet. L’operatore e il cliente, per tutto il tempo in cui, per l’espletamento della prestazione, devono mantenere una distanza inferiore a 1 metro devono indossare, compatibilmente con lo specifico servizio, una mascherina a protezione delle vie aeree. In particolare per i servizi di estetica, nell’erogazione della prestazione che richiede una distanza ravvicinata, l’operatore deve indossare la visiera protettiva e mascherina FFP2 senza valvola.