La giunta comunale ha approvato la delibera riguardante le nuove procedure di autorizzazione dell’occupazione di suolo pubblico per bar e ristoranti su suolo comunale, nell’ambito delle nuove norme inserite del cosiddetto Decreto rilancio emanato dal Governo.
Ai gestori di locali viene quindi data la possibilità di fare richiesta presto il Municipio di appartenenza di occupare spazio pubblico con arredi “leggeri” – sedie, tavolini e ombrelloni – lo spazio antistante al proprio locale e dove non è possibile, di oltrepassare la carreggiata ma solo se il locale è situato in una zona a traffico limitato o se la carreggiata è classificata come «Strada urbana di quartiere» o «Strada locale».
Le occupazione avranno validità temporanea fino al 31 ottobre 2020.
La domanda di occupazione di suolo pubblico potrà essere effettuata sia per occupazioni già esistenti (fino ad un massimo del 50% in più), sia per nuove occupazioni, calcolando una spazio utile fino al 150% in più rispetto alla superficie interna del locale richiedente.
Le domande dovranno essere inviate al Municipio di riferimento, senza il pagamento dell’imposta da bollo, dovranno essere corredate della planimetria che attesti il progetto di occupazione e di un modello di autocertificazione, a firma del responsabile della richiesta che definisce analiticamente le caratteristiche dell’occupazione. I Municipi, potranno quindi autorizzare la pratica, senza ulteriori pareri, con la possibilità per la Polizia locale di effettuare successivamente controlli a campione sul territorio per verificare la corrispondenza tra lo stato dei luoghi occupati e quanto dichiarato nella domanda con autocertificazione.
Tutte le occupazioni (allargamento e nuove postazioni) saranno esenti dal pagamento della Tosap fino al 31 ottobre 2020, data stabilita da decreto.
“Quello che stiamo proponendo è un vero e proprio patto di collaborazione con le attività commerciali che stanno tornando a lavorare – spiega il sindaco Decaro -. Noi abbiamo cercato di ridurre e semplificare il più possibile le procedure di richiesta e ci aspettiamo che nessuno tradisca questa fiducia. L’introduzione della possibilità dell’autocertificazione semplifica l’iter autorizzatorio ma condivide con gli operatori la responsabilità di quanto accadrà. Perché la Polizia Locale potrà fare dei controlli a campione e verificare se le occupazioni saranno fedeli alle richieste”.