L’hanno chiamato “Requiem per la giustizia penale”. È un video di circa due minuti che gli avvocati penalisti di Bari hanno realizzato per ricordare le precarie condizioni dell’edilizia giudiziaria barese rivolgendosi al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, perché “ci dia un segno – dicono – che lo Stato c’è”.
Nel video scorrono le immagini dei numerosi trasferimenti da una sede all’altra, iniziati nel maggio 2018, proprio in questi giorni, con la dichiarazione di inagibilità e il successivo sgombero per rischio crollo del vecchio Palagiustizia di via Nazariantz e l’allestimento di una tendopoli per le udienze, “che resterà tristemente nella storia della nostra città” aggiungono, evidenziando che anche l’attuale sede di Procura e Tribunale penale, quella di via Dioguardi, non è “neppure lontanamente adeguata, e la tragedia del Covid-19 ha evidenziato i limiti di questa soluzione, frustrando ancora di più la possibilità di svolgere dignitosamente la nostra professione e di assicurare decoro all’esercizio della giurisdizione”.
“Ministro – sostiene la Camera penale di Bari nel video -, questa città, i suoi abitanti, il suo Foro, la giustizia meritano rispetto, meritano il diritto di poter svolgere questa funzione, quel lavoro che la Costituzione garantisce come un diritto fondamentale. Non decreti la morte della giustizia penale, non abbandoni lo Stato e i cittadini di quella Repubblica che si onora di servire”.
Intanto i penalisti incassano il risultato di un protocollo d’intesa, sottoscritto con il Tribunale e la Procura, che consentirà di celebrare un numero maggiore di processi rispetto a quelli inizialmente previsti sulle base delle limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria.