Fase 2 e assembramenti, Lopalco: “Vedremo effetti della movida dopo metà giugno”

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“Gli effetti eventuali della movida non li vedremo tra una settimana, ma molto più in là. Almeno intorno a metà giugno. Una eventuale circolazione del virus tra i giovani si scopre molto in ritardo, perché tra i ragazzi circola in modo subdolo e inapparente. Ce ne accorgeremo, nel caso, quando trasmetteranno la malattia ai genitori”. Così il professor Pierluigi Lopalco, responsabile della task force per l’emergenza coronavirus in Puglia, durante la trasmissione Agorà sulla Rai, sulle possibili conseguenze degli assembramenti visti in tutta Italia in questi ultimi giorni.

“Se tra i ragazzi c’era qualche positivo che ha attivato catene di trasmissione – ha aggiunto – dobbiamo aspettare due o tre generazioni di casi, quindi servono tre settimane come minimo”. Quanto alla polemica sull’attendibilità dei numeri relativi ai nuovi contagi “lascia il tempo che trova – dice Lopalco -. Ci sono ben 21 indicatori messi a punto dal Ministero della Salute per comprendere come sta andando l’epidemia. Gli effetti delle aperture saranno monitorati, anche se non velocemente”.


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