“L’attuale situazione causata dal Covid che ha letteralmente distrutto la possibilità di programmare spettacoli dal vivo in ogni loro forma, sia teatrale che musicale, per l’intero 2021, mette in serio pericolo la sopravvivenza di esperienza piccole e medie che arricchiscono il patrimonio culturale della Regione Puglia e rappresentano anche un importante valore occupazionale ed economico. In questo contesto non può che destare preoccupazione la modalità con cui si sta procedendo anche con Medimex”.
È quanto affermano in una nota unitaria i segretari generali della Cgil Puglia, Pino Gesmundo, e della Slc Cgil Puglia, Nicola Di Ceglie, a proposito della music conference internazionale digitale voluta dalla Regione Puglia e dall’assessorato alla Cultura, in programma dal 3 al 21 giugno. “Così come – prosegue il sindacato – siamo venuti a conoscenza a mezzo stampa del piano ‘Puglia Sounds Plus’ con una dotazione di 1,5 milioni di euro, che risulta parte integrante della strategia ‘Custodiamo la Cultura’. Nessun tavolo partenariale di confronto che entrasse nel merito dei suddetti avvisi, e lo stesso vale per la totalità delle misure annunciate nel piano straordinario e non ancora pervenuteci, nonostante le nostre ripetute sollecitazioni”.
“Nel contesto in cui versa la filiera musicale pugliese – affermano Gesmundo e Di Ceglie – piuttosto che organizzare eventi in streaming, occorre incentivare sia la produzione musicale che la ripresa dell’attività del vivo con il ritorno del pubblico nei luoghi della cultura. Uno dei punti su cui si può operare immediatamente e rispetto al quale chiediamo un confronto e un impegno immediato dell’assessore Capone, è l’attivazione di micro finanziamenti ai tanti luoghi di spettacolo musicale in Puglia, al fine di creare un calendario di eventi e una mappa degli stessi articolata nell’intero territorio regionale che potrebbe fare anche da supporto all’attrattività turistica della nostra regione in questa difficile stagione 2020”.
“Il secondo aspetto riguarda invece l’incentivo per la filiera musicale – concludono – sostegno che dovrebbe essere intrinsecamente legato ai centri di produzione pugliese, anche attraverso la creazione di una rete regionale”.