Un sit-in di protesta delle partite Iva di Bari e provincia è iniziato intorno alle 10 di questa mattina sul lungomare della città, con i manifestanti impegnati ad esporre le proprie ragioni nel piazzale antistante la sede dell’Inps e nei pressi della presidenza della Regione Puglia.
“Chiediamo immediati e risoluti interventi, fra le altre istanze, in materia di cassa integrazione, canoni di locazione e sostegno alle imprese con immediata liquidità – spiegano da Movimento Impresa, associazione che ha riunito gli imprenditori nella manifestazione di protesta -. Per quanto riguarda la cassa integrazione, facciamo presente al Governo che noi vogliamo i nostri collaboratori e non vogliamo rinunciare alla loro professionalità. Come potremo farlo senza un adeguato contributo economico per sostenerli? La cassa integrazione, anche secondo il tardivo e inadeguato Decreto Rilancio, non è garantita per tutti i mesi nei quali noi avremo bisogno di recuperare le forze. Chiediamo che venga rafforzata negli importi e prolungata fino al pieno e totale ripristino della situazione sanitaria e socio-economica nazionale e internazionale”.
“L’imposizione della chiusura delle attività commerciali, a salvaguardia della salute di operatori, clienti e degli italiani tutti – continuano da Movimento Impresa – non è stata accompagnata da contestuali e opportuni azzeramenti di gravosi canoni di locazione commerciale a carico degli imprenditori inermi. Reiterate promesse e rassicurazioni delle massime cariche governative, non hanno prodotto altro che un inutile e tardivo, ancorché inaccessibile, credito di imposta per noi imprenditori allo stremo”.
Infine, il discorso legato alla liquidità. “Dopo oltre due mesi di chiusura forzata delle aziende non abbiamo ancora ricevuto il riconoscimento spettante a chi garantisce reddito, lavoro e contribuzione – concludono dall’associazione, in merito alle ragioni della protesta -. Ad oggi nessun provvedimento, né governativo tantomeno regionale, ci assicura la necessaria liquidità, peraltro sottratta alle imprese a causa della prolungata inattività. Non vogliamo debiti, prestiti e false illusioni: esigiamo iniezioni di liquidità immediata tramite fondo perduto”.
Una lettera da recapitare al premier Conte è stata consegnata in mattinata al prefetto di Bari, Antonia Bellomo. Un’altra, simile nei contenuti, è stata consegnata in Regione. La lunga serie di interventi degli imprenditori, dal pulpito organizzato all’ingresso dell’Inps, è stata preceduta dalla tambureggiante e spettacolare esibizione di 25 timpanisti. Nel corso della manifestazione è prevista anche la consegna ‘virtuale e simbolica’ di tutte le buste paga dei dipendenti degli imprenditori in protesta alla direzione barese dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale.