I giornalisti della Gazzetta del Mezzogiorno hanno costituito la cooperativa Gazzetta. “Uno strumento – spiega il comitato di redazione – per farci trovare pronti se e quando sarà necessario gestire la testata”. La costituzione è avvenuta formalmente ieri, dinanzi a un notaio, alla presenza di 21 dei 77 giornalisti e si completerà nei prossimi giorni con le altre adesioni. “Stiamo lottando per il nostro posto di lavoro – spiega ancora il CdR – ma anche per garantire quel presidio di informazione in Puglia e Basilicata che non abbiamo mai fatto venire meno in oltre 130 anni e intendiamo conservare con tutte le nostre forze”.
La nascita della cooperativa “Gazzetta” è stata comunicata oggi con una lettera ai lettori del giornale. “La redazione – dicono – non consentirà a nessuno di speculare su questo momento di difficoltà per asservire ad altri interessi un valore che appartiene alla storia della Puglia e della Basilicata ed è l’essenza del nostro lavoro. Vigileremo con attenzione sul futuro e continueremo a scavare senza sosta sul passato, a cominciare dalle ultime concitate settimane durante le quali sembrerebbe che alcuni computer in uso all’amministrazione di Edisud e Mediterranea siano stati ripuliti trasferendo informazioni su chiavette usb”.
La decisione di costituirsi in cooperativa editoriale è stata formalizzata nel giorno in cui la Guardia di finanza, su disposizione della procura di Bari, ha eseguito perquisizioni negli uffici amministrativi delle società Mediterranea ed Edisud, rispettivamente proprietaria e editrice della testata, nell’ambito di una indagine per bancarotta a carico dell’ex amministratore Franco Capparelli. Entrambe le società sono state dichiarate fallite dal Tribunale di Bari nei giorni scorsi per debiti accertati per complessivi 50 milioni di euro e sono attualmente in esercizio provvisorio. Il Tribunale ha nominato quattro curatori ai quali il CdR ha chiesto un incontro.