Una decina di foto, scattate questa mattina sul lungomare, per documentare lo scempio dei mozziconi di sigarette abbandonati dai fumatori baresi lungo le strade della città. La denuncia, in realtà una richiesta d’aiuto, viaggia sui social e porta la firma dei volontari di RetakeBari.
“Appello a tutta la cittadinanza – si legge sulla pagina Facebook dell’associazione -. Questa non è una battaglia che si vince da soli. Non bastano dei cittadini volenterosi, non bastano operatori ecologici, non bastano porta cicche. Ci vuole un cambiamento culturale che ‘cambi il gesto’. Serve la collaborazione delle istituzioni, delle industrie del tabacco, degli organi di polizia. Le foto riprendono lo scempio che si ripete ogni giorno sul lungomare di Bari. Siamo a pochi centimetri dal mare e basta un soffio di vento per far cadere tutto in acqua”.
“Si stima che ogni giorno sul pianeta 10 miliardi di mozziconi di sigarette finiscano nell’ambiente per un ammontare di 800mila tonnellate ogni anno – continuano da RetakeBari -. Abbiamo fatto campagne informative, clean-up, raccolto migliaia di cicche, regalato portacenere tascabili e portacenere fissi. Tutto ciò, purtroppo, non basta. Adesso aspettiamo un aiuto dall’industria per poter studiare e monitorare il fenomeno a Bari e cerchiamo l’aiuto delle istituzioni. Perché indignazione e post non bastano più”.
“A breve – concludono i volontari – coinvolgeremo il sindaco Antonio Decaro e l’assessore all’Ambiente, Pietro Petruzzelli. Contatteremo Amiu Puglia ed i produttori di tabacco per raccontare alla città come limitare questo scempio ambientale che avvelena mare, terreni e fioriere con i suoi veleni ed i suoi metalli pesanti”. State sintonizzati, vi aggiorniamo”.