Gazzetta del Mezzogiorno, Bellanova: “Tutelare i lavoratori della testata”

Convidi

“No allo spezzatino tra Edisud e Mediterranea, e soprattutto mettere in campo le dovute accortezze perché il destino delle lavoratrici e dei lavoratori corra insieme al destino della testata Gazzetta del Mezzogiorno”. Lo ha voluto sottolineare stamane la ministra Teresa Bellanova nel corso dell’incontro promosso dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Andrea Martella e dal Dipartimento per l’Editoria presso Palazzo Chigi. Le società Mediterranea ed Edisud, rispettivamente proprietaria e editrice della testata, sono state dichiarate fallite dal Tribunale di Bari nei giorni scorsi per debiti per complessivi 50 milioni di euro e sono attualmente in esercizio provvisorio.

“Se questa vicenda – argomenta il ministro – rappresenta uno snodo fondamentale dell’informazione e soprattutto dell’informazione nel Mezzogiorno, come correttamente è stato rilevato nel corso del confronto lo è a maggior ragione fare di tutto perché il patrimonio di lavoro e competenze che la testata significa non vadano perduti. Le due società sono di fatto un tutt’uno: separarne il destino significherebbe ledere il diritto per i lavoratori a un futuro professionale in quella testata e privare la testata delle professionalità e competenze che la rendono un presidio rilevante dell’informazione nazionale e meridionale soprattutto”.

“Naturalmente sarà importante il percorso che i curatori faranno e le determinazioni cui arriveranno i giudici delegati anche sulla base degli esiti dell’esercizio provvisorio. Per questo accolgo con grande interesse – conclude – quanto proprio i giornalisti della Gazzetta del Mezzogiorno hanno già affermato nelle scorse settimane parlando di azienda sana, evidentemente sottolineando come proprio chi nel corso degli anni avrebbe dovuto fare di tutto per impedire il tracollo di una testata gloriosa è venuto meno in modo colpevole a questa responsabilità enorme. Voltare pagina oggi significa fare affidamento agli asset intorno a cui costruire il futuro: testata e lavoratori”.


Convidi