Il Comitato Tecnico Scientifico, a livello nazionale, boccia il possibile ritorno del calcetto e degli sport di contatto. Per il pericolo di focolai, secondo gli esperti, “vanno ancora rispettate le prescrizioni del distanziamento e della protezione individuale”. Il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, non è in linea con questa opinione e lo scrive a chiare lettere sui social: “Non sono d’accordo con il parere del CTS, confermo il mio parere positivo e resto in attesa di quello del ministro Speranza”. Il governatore della Puglia, Michele Emiliano, passa alle vie di fatto. Cancella il punto di vista del CTS e, a partire da oggi, riporta gli sport di contatto nella vita quotidiana dei pugliesi.
“In tanti aspettavano questa ordinanza – scrive il presidente della Regione su Facebook -. Gli amanti del calcetto, del basket, della pallavolo, delle arti marziali e di tutti gli altri sport di contatto potranno riprendere a praticare le rispettive attività in base alle linee guida allegate all’ordinanza. Il provvedimento è stato possibile grazie al basso rischio nell’andamento dell’epidemia nella nostra regione – spiega Emiliano -, come accertato dal dipartimento Promozione della Salute e confermato dall’ultimo report del responsabile del coordinamento emergenze epidemiologiche”.
Nell’ordinanza, quindi, sono riportate le linee guida che i centri sportivi dovranno seguire. Informazione sulle misure di prevenzione da adottare, regolamento degli accessi per evitare assembramenti, elenco presenze da mantenere per 14 giorni e organizzazione degli spazi – nello specifico spogliatoi, docce e servizi – assicurando la distanza di almeno 1 metro sono la base comune alle altre attività già ripartite precedentemente. I centri sportivi dovranno prevedere la presenza di un addetto alla raccolta delle quote. L’uso della mascherina per gli amatori è obbligatorio all’arrivo al centro, fino all’inizio della pratica sportiva e immediatamente dopo la conclusione della stessa. È vietato condividere borracce, bicchieri e bottiglie e non si potranno scambiare con altri oggetti quali asciugamani, accappatoi o altro. Mentre ancora i centri sportivi dovranno rendere disponibili a bordo campo, per giocatori e atleti, fazzoletti monouso e contenitori per lo smaltimento degli stessi più gli ormai consueti dispenser con soluzioni idroalcoliche per l’igiene delle mani.