Tartarughe in fuga da Parco 2 Giugno, Galasso: “In corso manutenzione e pulizia dei laghetti. Chiesta attenzione”

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“Buongiorno sindaco, rinnovo l’invito ad affrettarsi a provvedere alla salvaguardia delle tartarughe di Parco 2 Giugno. Nonostante i vari solleciti di alcuni giorni fa, la situazione resta critica”. Così, questa mattina, un cittadino barese sulla pagina Facebook di Antonio Decaro. La segnalazione, arricchita da una fotografia, testimoniava la fuga di alcune tartarughe dal parco: una di queste, infatti, è stata immortalata da uno scatto sul marciapiede di viale della Resistenza. Sulla questione, quindi, è intervenuto l’assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe Galasso.

“Approfittando del periodo di chiusura del parco, interessato dal cantiere per il rifacimento dell’impianto di illuminazione, videosorveglianza e irrigazione, e in vista della sua riapertura, fissata per la metà di luglio, abbiamo scelto di eseguire una serie di attività di manutenzione dell’area verde più grande della città, tra cui anche quella relativa ai due laghetti che ospitano le tartarughe – ha spiegato Galasso -. Nei giorni scorsi gli operai della ditta incaricata degli interventi di manutenzione hanno perciò provveduto a svuotare uno dei due bacini, spostando tutte le tartarughe nell’altro per il tempo necessario a ripulire la vasca, per poi effettuare la stessa operazione sull’altro”.

“È accaduto – prosegue l’assessore – che nel corso delle operazioni qualche esemplare di tartaruga si sia allontanato dal bacino, ma si è trattato di casi isolati, che comunque ho segnalato all’azienda, raccomandandole di prestare la massima attenzione quando nei prossimi giorni procederà a svuotare il secondo laghetto per procedere alla pulizia della vasca”. A tal proposito, da Palazzo di Città ricordano che l’amministrazione comunale ha stipulato un accordo di collaborazione con il dipartimento di Medicina veterinaria dell’Università di Bari per censire gli esemplari di tartaruga acquatica americana presenti negli specchi d’acqua di parco 2 Giugno.

Il progetto consentirà sia di eseguire gli obblighi di legge, verificando a quali specie e sottospecie gli esemplari appartengano, sia di conoscere lo stato di salute degli animali presenti: operazioni indispensabili per impedirne la moltiplicazione. Le tartarughe acquatiche americane, infatti, appartengono a una delle specie più invasive, ritenuta dagli studiosi tra le cause della diminuzione degli esemplari della tartaruga palustre europea.


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