“Una manifestazione che intende travolgere ogni pregiudizio, legato all’orientamento sessuale e all’identità di genere, ma anche al colore della pelle e a qualsiasi preziosa diversità che possa minare al raggiungimento di un’uguaglianza sostanziale sul piano dei diritti e dell’autodeterminazione”. Il Bari Pride, sabato 18 luglio, torna in piazza per un evento ‘statico’ organizzato nel rispetto delle misure di sicurezza vigenti legate all’emergenza coronavirus.
L’appuntamento è fissato alle ore 18 e gli argomenti all’ordine del giorno sono diversi, rivendicazioni di natura territoriale e nazionale. Per quanto concerne la sfera locale il Bari Pride chiede la stabilizzazione dei servizi sanitari per le persone trans, approvazione del ddl regionale contro l’omofobia, un rifugio antiviolenza per le persone lgbtqi+, la legge sulla doppia preferenza di genere e l’iscrizione anagrafica dei migranti e senza fissa dimora presso il comune di Bari.
I temi nazionali, invece, sono quelli del matrimonio egualitario per le coppie omosessuali, la piena genitorialità per tutti, l’agevolazione nel riconoscimento delle persone trans, l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole e nelle università, stop differenziale retributivo uomo/donna e stop medicalizzazione persone intersessuali.