È stato presentato questa mattina il progetto di contrasto alle truffe agli anziani promosso dall’assessorato al Welfare e dalla Polizia Locale e condiviso con la Prefettura di Bari. Il nome scelto per l’iniziativa, realizzata nell’ambito del protocollo d’intesa destinato alla tutela del mondo della terza età che vede lavorare fianco a fianco Comune e Prefettura grazie a un finanziamento del Ministero dell’Interno, è significativo: “La prudenza non ha età”. Si tratta di una serie di azioni di formazione, sensibilizzazione territoriale, ascolto e tutela che offriranno agli anziani della città, ma anche agli operatori sociali e della Polizia Locale, nozioni e informazioni utili a sensibilizzare i cittadini in merito a un fenomeno odioso e, purtroppo, sempre più diffuso.
Il progetto prevede anche un numero di telefono dedicato a tutti gli anziani vittime di truffa o che sospettano di essere stati truffati: 0805491073, attivo da lunedì 3 agosto. Al numero, attivo tutti i giorni dal lunedì al sabato, dalle ore 9 alle 12, risponderanno direttamente gli agenti della Polizia Locale che prenderanno in carico le segnalazioni e le denunce, risponderanno a dubbi e domande e offriranno assistenza alle vittime, dopo aver seguito un percorso di formazione di dieci lezioni che verteranno sia sugli aspetti giuridici delle diverse tipologie di truffa sia su quelli più legati alla dimensione psicologica di coloro i quali la subiscono.
Le modalità del progetto, della durata di un anno, sono state illustrate dall’assessora al Welfare, Francesca Bottalico, dal comandante della Polizia Locale, Michele Palumbo e dal prefetto di Bari, Antonella Bellomo. All’incontro con la stampa hanno partecipato anche l’avvocato Antonio Maria La Scala, che curerà la formazione degli agenti impegnati nel progetto, e il regista dello spot Alessandro Piva. Uno spot che vede la partecipazione straordinaria di Antonio Stornaiolo.
“Le truffe sono diventate davvero molto sofisticate e ormai colpiscono tutti, senza distinzione di fascia sociale o di età – ha spiegato il comandante Palumbo -. Per questo al nuovo servizio saranno dedicati 28 agenti opportunamente formati per la presa in carico delle denunce, con l’obiettivo di rispondere efficacemente alle richieste delle vittime tanto sul piano concreto quanto su quello psicologico, arginando così il fenomeno e le criticità che ne derivano sul nascere”.
“Tra le priorità sociali che in questi mesi stiamo portando avanti, anche alla luce dell’emergenza sanitaria – ha aggiunto Francesca Bottalico -, vi è la tutela di una larga parte della cittadinanza rappresentata dagli anziani, che vivono una serie di fragilità e che perciò rischiano di ritrovarsi protagonisti di episodi di cronaca particolarmente dolorosi. Accanto alla programmazione di eventi rivolti al tempo libero e al sostegno domiciliare, sociale ed economico, partiamo ora con questo programma antitruffa consapevoli del fatto che spesso le vittime scelgono di non rivolgersi alle forze dell’ordine perché si vergognano, sentendosi addirittura responsabili dell’accaduto. Una situazione insopportabile, che intendiamo evitare con tutti i mezzi a nostra disposizione”.
“Vorrei sottolineare la sensibilità del Comune di Bari che, con questo progetto, ha voluto mettere al centro, ancora una volta, le persone più vulnerabili – ha concluso il prefetto Antonella Bellomo -. La truffa agli anziani è un reato odioso i cui autori spesso studiano il profilo delle vittime per colpirle nelle loro fragilità. E il più delle volte accade che proprio il senso di vergogna di chi è stato raggirato spinga gli anziani a non voler denunciare l’accaduto. Pertanto è molto importante che passi una comunicazione corretta e che queste persone sappiano di poter contare su questi angeli custodi, persone competenti e qualificate che sanno come aiutarle. Mi auguro che questo progetto possa diventare un esempio per tutte le città dell’Area metropolitana di Bari”.