Bari, scuole aperte malgrado gelo e neve. Istituti freddi anche per la Protezione Civile ma Decaro si scalda: “Prendete esempio dai terremotati”

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Un appello ai sindaci, ai presidenti delle province e al sindaco metropolitano di Bari “perché, ciascuno per gli istituti di propria competenza, provveda ad assicurarsi che gli impianti di riscaldamento nelle scuole siano effettivamente in funzione e garantisca la pulizia degli ingressi degli istituti scolastici, spargendo sale” è stato fatto dal presidente del comitato permanente di Protezione Civile regionale in Puglia, Ruggiero Mennea ma Decaro non ci sta, si arrabbia e pubblica su Facebook un pensiero che in pochi minuti ha acceso le polemiche di tutto il popolo del web.

Mennea sta seguendo da giorni con il presidente della giunta pugliese, Michele Emiliano e l’assessore regionale alla Protezione civile, Antonio Nunziante, l’evolversi della situazione maltempo, coordinando gli interventi su tutto il territorio e commenta: “nella giornata di oggi, purtroppo, sono state numerose le segnalazioni arrivate da tutta la regione circa il mancato riscaldamento di alcune aule. Purtroppo ci sono plessi ancora non dotati di termosifoni, ma non è raro – prosegue – che gli impianti siano andati in tilt dopo alcune ore di funzionamento”. Per questo Mennea chiede ai dirigenti degli istituti di sopperire con le stufe, laddove gli impianti non ci sono. Mennea, in vista delle temperature rigide previste per questa notte, invita gli stessi a lasciare i termosifoni accesi durante le ore notturne. Informa inoltre che si è verificato oggi qualche incidente dovuto alla presenza di ghiaccio in prossimità degli ingressi delle scuole e pertanto invita i sindaci a ripetere l’operazione di spargimento di sale in prossimità degli ingressi di scuole e altri luoghi pubblici per evitare che il ghiaccio si riformi.

Ma per Decaro, evidentemente, molto di questo deve essere frutto di pura fantasia. “Le temperature sono basse – scrive nel discusso post su Facebook -, in questi giorni in città abbiamo avuto anche la neve, ma oggi a Bari le scuole erano raggiungibili. Capisco che per qualcuno è stata dura tornare a scuola dopo 19 giorni di vacanza ma a tutti quelli che si stanno lamentando sui social network in queste ore, ricordo che studiare e andare a scuola è un diritto che ci siamo conquistati tanti anni fa. Ce lo ricordano in questi giorni centinaia di ragazzi, insegnati e lavoratori del mondo della scuola, delle comunità del centro Italia colpite dal terremoto che hanno lottato per poter tornare tra i banchi, a qualsiasi condizione e in aule di fortuna”.

Un riferimento, quest’ultimo, che ha scatenato l’ira del mondo della scuola. Studenti ma anche docenti e personale amministrativo. Ma Decaro continua. “Un sindaco non può chiudere le scuole se non per motivi di tutela della pubblica incolumità, come avvenuto nei giorni scorsi a seguito dell’allerta meteo delle autorità di Protezione Civile – conclude -. La carenza del personale docente o il disagio per gli studenti pendolari non rappresentano per un sindaco il presupposto normativo per chiudere le scuole! Sono in giro in città da stamattina alle 5:00, ho visitato tante scuole e ho incontrato ragazzi e bambini, nei diversi quartieri della città e siamo intervenuti subito nei pochi edifici dove ci sono state disfunzioni anche sugli impianti termici”. Facile immaginare come la polemica sull’argomento proseguirà per parecchio tempo ancora.


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