Dopo i primi 2 espianti degli ulivi infetti a Monopoli, lunedì 19 ottobre l’ARIF procederà con l’abbattimento delle altre piante malate nella zona cuscinetto e uno in area indenne. A darne notizia è Coldiretti Puglia che lancia un patto sociale con tutte le altre categorie produttive dell’area, perché la Xylella non è solo un problema agricolo.
“Oltre al patrimonio olivicolo compromesso – afferma il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia – è incalcolabile il danno d’immagine che la Xylella produce con gravi ripercussioni anche sul turismo. Continuare a pensare che la Xylella sia un problema solo dell’agricoltura è la dimostrazione di una miopia di quanti ancora non prendono coscienza del danno arrecato dalla malattia a tutta l’economia, dall’agricoltura al turismo, fino agli investimenti per l’indotto commerciale e artigianale legato all’agroalimentare e alla ricettività”.
“L’epidemia si è estesa con altre 136 piante infette situate anche nella Piana degli Ulivi Monumentali – insiste Coldiretti Puglia – dove è scomparso per sempre un terzo degli storici esemplari, privando l’Italia di un patrimonio di inestimabile valore sul piano storico, ambientale, economico ma anche occupazionale”.
“Per i trattamenti fitosanitari obbligatori le aziende vanno sostenute affinché venga tutelata l’agricoltura biologica e tutte le produzioni messe a rischio direttamente e indirettamente con la diffusione della malattia. In Puglia il 29% della superficie olivicola è coltivata con metodi di produzione biologica su un totale regionale di 171mila ettari e il 20% della produzione nazionale, mentre le pratiche bio interessano il 6% della superfice coltivata ad ortaggi”, conclude il presidente Muraglia.
Monitoraggi a tappeto delle piante, non solo visivi, e dell’insetto vettore ‘la sputacchina’, campionamenti ed espianti in caso di ulivi infetti, considerato che non esiste ancora una cura per la batteriosi, “restano l’unica soluzione per ridurre la velocità di avanzamento della infezione. L’efficacia e sistematicità – conclude Coldiretti Puglia – sono garanzia per le aree indenni della Puglia e delle regioni limitrofe e non vanno messe in alcun modo in discussione”.