Cinquantamila cause di lavoro trasferite a Modugno per far spazio, a Bari, a settemila fascicoli. Ecco, spiegata in numeri, la questione del trasferimento della sezione del tribunale barese. Un’ipotesi che al momento ha incassato solo parere favorevole nella conferenza permanente per il funzionamento degli uffici giudiziari. Prima che diventi definitivo, servirà l’autorizzazione del Ministero.
Un trasferimento che l’Ordine degli avvocati vuole scongiurare per evitare un ulteriore frazionamento degli uffici, proprio quando la discussione sull’accorpamento sembrava diventare più concreta. La decisione nasce, a quanto pare, dalla necessità di portare a Bari le tre articolazioni periferiche di Altamura, Modugno e Rutigliano che dal 2018 scompariranno per legge.
“Riteniamo che l’esigenza non giustifichi l’ulteriore frammentazione degli uffici giudiziari di Bari che deriverebbe da questa decisione – spiega il presidente dellOrdine, Giovanni Stefanì -. Noi poi dovremmo essere illuminati dal dono dell’ubiquità: dovremmo far fronte alle udienze di primo grado a Modugno e alle udienze d’appello a Bari. Purtroppo però è un dono che noi esseri umani non abbiamo”.
Insomma, proposta bocciata dal presidente degli avvocati baresi, per il quale questa sarebbe una soluzione tampone che rischierebbe di aggravare il sistema giustizia con nuovi oneri organizzativi, ma anche economici: la sede di Modugno infatti avrebbe bisogno di interventi di adeguamento.
Troppi quindi i disagi che questa soluzione comporterebbe. Per tutti gli operatori della giustizia, costretti ad una continua staffetta tra le due sedi, ma anche per i cittadini.