Bari, “un contratto che tuteli i diritti dei lavoratori”: mattina di sciopero del settore telecomunicazioni

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Questa mattina a Bari i lavoratori delle aziende del settore delle telecomunicazioni sono scesi in piazza per il rinnovo del contratto nazionale, scaduto da più di due anni. Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil rivendicano un contratto che tuteli i diritti, la professionalità e il salario, “respingendo – si legge nella nota – le pretese aziendali finalizzate a introdurre condizioni lavorative inaccettabili in tema di flessibilità, controllo e retribuzioni”.

 

Il corteo è partito da piazza Castello, seguendo il percorso di via San Francesco d’Assisi. via Quintino Sella, via Dante, corso Cavour e corso Vittorio Emanuele, fino ad arrivare in piazza Prefettura per gli gli incontri istituzionali. Sempre questa mattina sono stati organizzati dei presìdi presso tutte le sedi di lavoro di Bari. 

 

“Migliaia di posti di lavoro – continua il comunicato – sono messi a rischio dalle vertenze in atto in molte aziende, sia del comparto dei call center che in quello della rete, e i 1666 lavoratori di Almaviva licenziati lo testimoniano. I lavoratori e il sindacato lottano per difendere i contratti integrativi aziendali, a cominciare dalla TIM, anch’essi messi in discussione dalle controparti aziendali. Un settore strategico per lo sviluppo e l’innovazione del Paese, che deve garantire ai cittadini l’accesso alle tecnologie ed il diritto alla privacy non può essere ispirato dalla logica del cottimo o dello sfruttamento selvaggio del lavoro. I lavoratori ed il sindacato esigono regole e contratti che tutelino i cittadini e i lavoratori stessi”.


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