Covid, il 15% dei medici di base di Puglia chiede l’esonero dall’effettuare test rapidi

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In Puglia il 15% dei medici di medicina generale ha chiesto alle Asl di essere esonerati dall’effettuare i test rapidi nei propri studi o in strutture messe a disposizione dalle aziende sanitarie dichiarando di essere in “condizioni fisiche” tali da essere considerati “soggetti fragili” e quindi “a rischio”.

È quanto comunicato dal direttore del dipartimento Salute, Vito Montanaro, alle Asl e ai sindacati dei medici in una circolare trasmessa il 31 dicembre scorso. Quella dell’esonero è una possibilità offerta dall’accordo nazionale per quei medici che soffrono di patologie neoplastiche, che sono in stato di gravidanza o che comunque sono in possesso di esenzione per patologia”.

Un altro 30% dei medici di base pugliesi, invece, non ha ancora comunicato alle Asl la scelta di dove svolgere i test rapidi, se nel proprio studio o in strutture delle aziende sanitarie stesse.


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