Il governo Conte è già al lavoro per il nuovo DPCM che dovrà stabilire le norme anti Covid in Italia dopo il 15 gennaio. Limitazioni sono previste nell’ambito dello spostamento tra regioni, con la proroga del divieto di muoversi anche tra zone gialle, così come avvenuto dalle feste di Natale ad oggi. È al vaglio anche un’ulteriore stretta su ciò che resta della movida, vietando l’asporto dai bar a partire dalle 18.
Sul tavolo, però, c’è anche la possibilità di allargare le maglie dove è possibile. Su proposta del ministro Franceschini, ad esempio, nelle zone gialle, a partire dalla prossima settimana, con ogni probabilità sarà possibile visitare i musei.
Tra le ipotesi più gettonate, in merito al nuovo DPCM, quella di far scattare automaticamente la zona rossa nel caso si superasse il limite dei 250 contagiati per 100mila abitanti. Una raccomandazione, perorata dagli scienziati, che però potrà vedere la luce solo dopo un confronto con le regioni e il passaggio in parlamento del ministro della Salute, Roberto Speranza, in programma il 13 gennaio. Con i dati attuali, quindi, scatterebbe la ‘zona rossa d’ufficio’ per il Veneto (453,31 casi), mentre rischierebbe grosso l’Emilia Romagna (242,44 casi).
Tutto da discutere il capitolo scuola. Confermatissimo il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino. Smentita invece la possibilità di istituire i weekend arancioni: le giornate di sabato e domenica avranno le stesse limitazioni delle zone di appartenenza.