Tossicodipendenza, dal contrasto alla prevenzione: Prefettura e ASL di Bari lavoreranno insieme per tre anni

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La sanzione quando serve, la prevenzione sempre. Per contrastare il fenomeno della tossicodipendenza è fondamentale la precoce presa in carico dei soggetti segnalati per l’uso di sostanze stupefacenti e proprio con questa finalità, come annunciato nei giorni scorsi, è stato notificato oggi il protocollo operativo tra Prefettura e ASL di Bari, rappresentate rispettivamente dal Prefetto, Antonia Bellomo, e dal Direttore Generale, Antonio Sanguedolce. L’intesa operativa avrà durata triennale e “costituisce – si legge in una nota – lo strumento operativo per mettere in rete i diversi servizi impegnati istituzionalmente nel settore della tossicodipendenza.

Obiettivo finale, coerentemente con esperienze già sperimentate in altre realtà, la creazione di percorsi comuni e semplificati per integrare le competenze e le funzioni del Nucleo Operativo Tossicodipendenze (NOT) della Prefettura con le professionalità specializzate che operano nei SerD del Dipartimento Dipendenze Patologiche della ASL di Bari, non solo sul versante del contrasto e del recupero ma anche su quello della prevenzione. “Un’intesa – spiega Sanguedolce – che sarà particolarmente efficace nel ‘tagliare’ i tempi burocratici fra la denuncia, la notifica, la prima e la seconda convocazione, e il passaggio dalla Prefettura al Servizio Dipendenze Patologiche: tempi che possono essere così lunghi da vanificare molto spesso l’efficacia degli interventi”.

“L’attuazione concreta di questo documento, che sancisce modalità operative già in uso, consente – precisa il Prefetto Bellomo – un coinvolgimento più efficace delle diverse amministrazioni coinvolte e delle famiglie interessate dalla problematica, favorendo il dialogo e l’attenzione alle problematiche giovanili. L’Intesa si inserisce in un ambito di prevenzione e contrasto all’utilizzo di sostanze stupefacenti, valorizzando le opportunità riservate al mondo giovanile, peraltro in un periodo in cui le libertà private vivono un momento di restrizione. Questa proficua collaborazione consentirà, altresì, di proseguire la sinergia istituzionale tra la Prefettura e la ASL, in vista dell’adozione di ulteriori progetti di promozione della salute sul territorio attraverso indagini conoscitive mirate a cogliere gli elementi di fragilità che inducono i giovani segnalati a far uso di sostanze stupefacenti”.

L’intesa tra Prefettura e ASL va dunque ad inserirsi in uno scenario complesso, con un’attenzione particolare rivolta alla fascia d’età sino ai 25 anni. Giovani consumatori di sostanze psicotrope da “recuperare”, creando connessioni positive ed efficaci – come si legge nell’intesa operativa “tra il sistema sanzionatorio e quello di prevenzione e cura” in modo da “superare la logica punitiva a favore di un processo di crescita e di motivazione al cambiamento verso uno stile di vita sano”.


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