“Sono stanco, non mi piace più vivere in questo modo. È diventata un’agonia. Tolgo il disturbo”. È il grido di dolore di Pasquale Tuccino Centrone, noto ristoratore di Polignano a Mare che da 13 anni combatte contro la Sla (da 9 è in ventilazione assistita), una terribile malattia neurodegenerativa progressiva.
Lo fa attraverso un post sulla sua pagina Facebook, “nominando il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e l’assessore alla Sanità Pier Luigi Lopalco, esecutori della mia volontà – scrive Tuccino -. Merito la pace attraverso l’eutanasia, come fece dj Fabo con Marco Cappato”.
Una disperata richiesta di aiuto, causata dal peggioramento della malattia ma anche – a suo dire – dal un tipo di assistenza “occasionale” che gli verrebbe fornita e che “non serve a nulla”. Al contrario, Pasquale spiega di avere “bisogno di un’assistenza stabile e duratura”. “Non voglio dare impegni alla mia famiglia – continua ancora nel messaggio – e più di una persona che mi assiste non me la posso permettere. Accettate la mia volontà – conclude -, vi prego, non è una resa”.
Il presidente dell’Ordine dei Medici di Bari, Filippo Anelli, è subito intervenuto per chiedere alla Regione di fornire a Tuccino e agli altri pazienti cronici “un supporto professionale adeguato. Un Paese civile si misura – dice Anelli – anche e soprattutto sui servizi che riesce ad assicurare alle persone più fragili”. Finora – conclude – gli appelli di Tuccino “sono valsi a poco: in cambio, ha ricevuto la visita di medici e infermieri per “prestazioni occasionali” di meno di un’ora. Tanto che, ieri, ha invocato l’eutanasia, nominando Lopalco ed Emiliano esecutori delle sue volontà”.