Bari, in clinica Santa Maria raro intervento al cuore su 58enne paraplegico: “Mi hanno dato una speranza”

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Un intervento raro di litotrissia coronarica è stato eseguito ieri nella clinica Santa Maria Hospital di Bari del gruppo Gvm Care & Research su un paziente paraplegico con infezione in atto.

Il paziente, Vincenzo Terlizzi, 58enne di Barletta, ex venditore di pelli e pellicce, è paraplegico dal dicembre 2013 a seguito di un incidente stradale. Ha subito in questi anni cinque diversi interventi di ricostruzione e stabilizzazione della colonna vertebrale. Era in attesa di un’ulteriore operazione alla schiena per rimuovere le placche impiantate sette anni fa quando, nell’ambito di accertamenti pre-operatori, è emersa una grave malattia coronarica calcifica che non gli avrebbe consentito di sottoporsi al nuovo intervento.

I medici hanno quindi deciso di procedere con la tecnica della litotrissia, che consiste in onde d’urto che spaccano il calcio e permettono l’impianto di stent a pantalone per ridurre il rischio di trombosi, attraverso l’uso di una sonda. L’intervento è riuscito e tra un mese il 58enne potrà essere operato alla schiena.

L’operazione è stata eseguita dalle equipe di cardiologia interventistica con Alfredo Marchese e Antonio Tito, di cardiochirurgia, diretta da Giuseppe Speziale, con Domenico Paparella e Carmine Carbone, di cardioanestesia e rianimazione con Ilir Dhojniku e cardiologia clinica con Paolo Izzo. Per il ricovero in sicurezza ed evitare qualunque rischio di contagio da Covid, al paziente e la moglie il direttore sanitario Giacomo Schinco ha garantito l’isolamento completo in un reparto definito “la bolla” e ripetuti tamponi.

“Mi hanno dato una nuova speranza – dice all’Ansa Vincenzo Terlizzi – perché il mio cuore non avrebbe retto all’altro intervento alla schiena di cui ho bisogno per risolvere il problema delle infezioni. Mi hanno detto che il mio era un caso particolare e complicato, ma mi sento una ‘cavia’ felice – dice – e da quando ho fatto l’intervento ho anche la voce più forte e non mi stanco a parlare al telefono”. “Da ieri è una radio – ironizza la moglie Isabella – e, se tutto andrà bene, lunedì torneremo a casa”.


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