Bari, critiche social alla fiction Lolita Lobosco. Losacco: “Milioni di italiani hanno apprezzato la nostra città”

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“Ieri sera sette milioni e mezzo di italiani hanno “visitato” la nostra Bari grazie alla fiction Le indagini di Lolita Lobosco. Parliamo di più di un terzo degli spettatori televisivi del prime time, record di ascolti della domenica sera”. Lo sottolinea il deputato barese del PD, Alberto Losacco, dopo la prima puntata della fiction andata in onda su Rai1.

“E infatti già da ieri i commenti sui social degli utenti non baresi sono di questo tenore: Bari come un piccolo gioiello, Bari come una città da scoprire, Bari come una città dove tornare una volta che il Covid sarà sconfitto. E’ incredibile pensare che sono davvero tante le mete esplose turisticamente a seguito di una serie televisiva con un grande riscontro di pubblico. Solo per restare a quelle targate Rai, dai luoghi di Montalbano in Sicilia, ai passi più sperduti dell’Alto Adige grazie a “Un passo dal Cielo” per non dire di Napoli dopo le prime due serie de “L’Amica Geniale”.

“In diversi a Bari, in queste ore, si manifestano perplessi e preoccupati. Troppi stereotipi sul Sud, dicono alcuni. Altri lamentano il dialetto dei protagonisti, che ricorderebbe tanto – troppo – la lingua di Lino Banfi nei film degli anni Settanta. Ora, sarebbe interessante chiedere a un sudtirolese cosa ne pensa di “Un passo dal cielo” dove tutti parlano italiano in una terra dove la maggior parte parlano il tedesco; o come vivono a Napoli una serie come Gomorra; per non dire poi di Roma, dove sembra che 3 milioni di persone vivano tra Trastevere, Testaccio e Garbatella”.

Quindi l’invito a moderare i toni. “E allora forse dovremmo stare attenti a non confondere i piani, capendo che Lolita Lobosco non è una serie su Bari, ma soltanto ambientata nella nostra città, con tutti i limiti e le approssimazioni che questo comporta. Che siamo davanti a un prodotto che non a caso si chiama fiction (finzione), il cui unico scopo è quello di intrattenere il pubblico della domenica sera, senza velleità sociologiche o di restituzione di una dimensione realistica del contesto nel quale è girato. Con l’aggiunta, non di certo secondaria, che nel farlo compie anche una straordinaria opera promozionale per il contesto che ne ha ospitato le riprese e che ne offre qualche spunto per la sua caratterizzazione narrativa”.

“Tutto qui, niente di più, niente di meno – conclude Losacco -. Godiamoci la scena, anche se forse non ci rispecchia pienamente. E pensiamo che da ieri, negli occhi e nel cuore di 7 milioni e mezzo di italiani, ci sono il nostro mare, le nostre strade, gli scorci unici della nostra città”.


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