Con centinaia di migliaia di persone che intraprendono viaggi pericolosi per raggiungere le sue frontiere, l’Unione Europea si trova ad affrontare una crisi migratoria senza precedenti. Il fenomeno immigrazione mette in rilievo, peraltro, anche una valenza e un profilo culturale. I Paesi del Mediterraneo hanno una cultura dell’accoglienza, dell’incontro, della solidarietà e della condivisione. In quest’ottica, di conseguenza, ogni normativa, e i conseguenti comportamenti, che a priori e in modo generalizzato impongono il respingimento degli immigrati ripugna alla sensibilità e alla cultura mediterranea.
Se poi ci collochiamo nello specifico cristiano, una tale prassi non ci può appartenere in quanto discriminatoria, ingiusta e iniqua non solo perché ributta in mare persone bisognose, potenziali richiedenti asilo o lo status di rifugiato politico e soggetti deboli e indifesi, ma anche perché stabilisce l’improponibile equivalenza immigrato = criminale, che è assolutamente illegittima e offensiva. Il fenomeno migratorio, perciò, induce un processo di educazione alla mondialità, perché capace di allargare i confini delle conoscenze e dei rapporti e consente di accedere alla ricchezza delle diverse culture e dei diversi umanesimi.
Di questo si è parlato questa mattinata nell’Aula Magna “Aldo Cossu” dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, in occasione del convegno “L’immigrazione e la sfida dell’Europa”. Al tavolo l’Onorevole Gianni Pittella, Eurodeputato e Presidente del gruppo S&D al Parlamento Europeo, l’Onorevole Antonio Distaso, Deputato e membro del Comitato Schengen e l’avvocato Marco Stasi, coordinatore regionale dell’Associazione Diplomatici.
Il Comitato Accademico-Scientifico è rappresentato dal professor Raffaele Guido Radio, dal professor Luciano Garofalo e dal professor Andrea Bonomi. A introdurre la giornata i saluti di Domenico Nuzzolese, dell’associazione Diplomatici, e del Magnifico Rettore Antonio Uricchio. A moderare l’evento Fulvia De Santis. Il detto convegno è realizzato dall’Università degli Studi “Aldo Moro” in collaborazione con le associazioni Diplomatici e Universo Studenti.