C’è anche un medico tra le persone coinvolte nell’inchiesta della Procura di Bari su diversi episodi di furti avvenuti nell’Istituto Tumori nell’ultimo anno. A quanto si apprende al medico, nei confronti del quale l’Irccs Giovanni Paolo II ha avviato un procedimento disciplinare, viene contestato di non aver impedito ad altri dipendenti, infermieri e operatori socio sanitari, di sottrarre medicinali e dispositivi sanitari dalla struttura.
Anche nei confronti dei tre dipendenti accusati di furto l’ospedale ha avviato procedimenti disciplinari. Gli indagati – oltre ai tre dipendenti ci sono due esterni alla struttura – sono stati destinatari nei giorni scorsi di perquisizioni. A quanto si apprende tra il materiale rubato c’erano soprattutto siringhe e sacche per l’alimentazione che, è il sospetto dei poliziotti ai quali è delegata l’indagine, sarebbero state utilizzate dal personale sanitario per attività privata abusiva.
Sull’episodio, attraverso una nota, si è espresso il commissario straordinario dell’istituto Tumori, Alessandro Delle Donne “Il furto, anche solo di una siringa del valore di pochi centesimi, non può essere tollerato in una struttura sanitaria tutta votata alla cura e all’assistenza di pazienti così fragili, in cui lavorano con professionalità e dedizione tanti professionisti seri e coscienziosi, il cui impegno quotidiano non deve essere offuscato dalle condotte illecite di pochi”.
“In merito all’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Bari sugli episodi di furto di dispositivi medici nell’Istituto Tumori di Bari – si legge nella nota – , il commissario straordinario, Alessandro Delle Donne, insieme alla direzione strategica dell’istituto, ha espresso agli inquirenti la massima disponibilità e la piena collaborazione per fare chiara luce sulla vicenda, dando mandato inoltre all’ufficio per i procedimenti disciplinari di avviare indagini e accertamenti interni. La direzione strategica dell’Istituto – conclude – ribadisce il proprio impegno per il ripristino della legalità, passaggio fondamentale per accrescere la credibilità dell’Istituto e dei professionisti che vi lavorano”.