Puglia, la situazione nelle carceri: parla Federico Pilagatti, del sindacato SAPPE

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Stanno facendo il giro del web le immagini dei pestaggi nel carcere “Uccella” di Santa Maria Caputa Vetere. Poliziotti penitenziari che prendono a schiaffi, calci, pugni e alcuni detenuti della struttura. I detenuti costretti a stare in ginocchio, con le mani dietro la testa e faccia al muro. Una cinquantina di agenti sono indagati dalla procura, e sono stati sospesi.

Fra gli indagati, con l’accusa di falso e depistaggio anche è finito anche il provveditore delle carceri della Campania, Antonio Fullone, tarantino.

Sulla vicenda è intervenuto anche Federico Pilagatti, della sindacato SAPPE Puglia. “Sicuramente si tratta di un episodio grave e chi ha sbagliato deve pagare” – ha dichiarato. Allo stesso tempo il sindacalista denuncia le condizioni di lavoro in cui versano gli agenti nei penitenziari pugliesi. Condizioni limite.

Nel carcere di Bari, alcuni periodi si contavano 7 agenti 7 agenti per 450 detenuti. Sulla carenza di personale ualche giorno fa un sit di protesta dei sindacati Sappe, Osapp, Uilpa, Uspp, Fns Cisl, Cnpp e Sippe davanti ai cancelli della casa circondariale barese. Secondo i sindacati la «carenza d’organico non è più sostenibile».


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