Uno squalo azzurro di circa un metro e 60 è stato trovato morto stamattina sulla battigia del litorale di San Giorgio. A renderlo noto, sui social, è un utente del gruppo Facebook ‘Comitato marina di San Giorgio’. Tra i commenti c’è chi punta il dito contro i pescatori. “La causa – scrive Maria – è da ricercare nei falsi pescatori che, invece di pescare secondo le regole, calano le reti intrappolando e ammazzando i pesci. Da contrabbandieri di sigarette a contrabbandieri di pesce. Che siano maledetti”.
Proprio in questo ambito, nei giorni scorsi, l’Asset (Agenzia regionale Strategica per lo Sviluppo Ecosostenibile della Regione Puglia) con la Regione Puglia, dipartimento Agricoltura e Pesca, ha fatto partire il progetto ‘Appesca’, realizzato con i fondi europei per lo sviluppo della pesca sostenibile e dell’economia del mare. Un progetto finalizzato alla ricognizione e all’analisi dei porti pugliesi e alla definizione dei fabbisogni per l’adeguamento e l’efficientamento delle strutture per la pesca professionale.
I tecnici dell’Asset stanno effettuando, nel “porto vecchio” di Bari, rilievi batimetrici e topografici per definire dettagliatamente l’andamento morfologico del fondale marino con tecnologie estremamente innovative e di grande precisione. I rilievi sono necessari ai fini della progettazione e del monitoraggio delle opere marittime – anche per effettuare dragaggi e ripascimenti – e per monitorare i fenomeni di erosione della costa.
In questi giorni sono in corso i rilievi nelle acque prospicienti ai moli Sant’Antonio e San Nicola nel porto vecchio di Bari. Il programma di progetto prevede rilievi batimetrici anche a: Cagnano Varano, Marina di Lesina, Isole Tremiti, Mattinata, Margherita di Savoia, Bari Santo Spirito, Torre a Mare, Torchiarolo, Frigole. “Questi rilievi – si legge in una nota -, compiuti nei principali porti dedicati alla pesca, saranno particolarmente utili per la programmazione regionale, ma anche per tutti i Comuni e gli operatori interessati”.
“Appesca – spiega Elio Sannicandro, direttore generale di Asset – approfondisce anche le questioni inerenti la sostenibilità ambientale. Tra cui le criticità connesse alla gestione dei rifiuti raccolti in mare derivanti dall’attività di pesca. Oggi più che mai, occorre riprogrammare la gestione delle attività di pesca mediante un approccio multidisciplinare seguendo i principi dello sviluppo sostenibile applicati alla blue economy”.