Bari a 20 anni dall’omicidio di Michele Fazio, Decaro: “Oggi queste strade sono nostre”

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Questo pomeriggio, nel ventesimo anniversario dell’omicidio del giovane Michele Fazio, vittima innocente di mafia, il sindaco Antonio Decaro ha deposto una corona d’alloro in largo Amendoni, a Bari Vecchia.

Nel corso della cerimonia, alla presenza dei genitori di Michele, Lella e Pinuccio, dei rappresentanti delle autorità civili e militari e delle associazioni che compongono il presidio di Libera Bari, coordinato da don Angelo Cassano, il sindaco ha ricordato così Michele.

“Oggi Michele Fazio avrebbe 36 anni – ha detto Decaro -, sarebbe un giovane uomo. Mentre venivo qui stasera mi chiedevo chissà se a Michele questa città sarebbe piaciuta così com’è oggi. Poi mi sono detto che forse se Michele non fosse morto, quella maledetta sera di vent’anni fa, oggi questa città non sarebbe quella che è”.

“La nostra città deve tanto a Michele Fazio – ha proseguito il primo cittadino – perché dopo la sua morte niente è stato più lo stesso, né tra questi vicoli né nella testa delle persone. Questo ragazzo ucciso dalla mafia per errore mentre tornava a casa dalla sua famiglia, morto semplicemente perché camminava per strada”.

“Da quel momento – ha concluso Decaro – Bari ha scelto di non voltare più la testa dall’altra parte e se ogni anno, da vent’anni, torniamo in questo stesso luogo è perché dobbiamo ricordare a noi stessi e a chi ha ucciso Michele che la città è allerta, è vigile. Queste strade oggi sono nostre e lo rimarranno per sempre”.


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