È inaccettabile la speculazione in atto sui prezzi dell’uva da tavola che non coprono neanche i costi di produzione in forte aumento, anche a causa del maltempo, quando in Puglia la raccolta non è neppure ancora entrata nel vivo. È quanto afferma il presidente della Coldiretti Puglia, Savino Muraglia, nel denunciare il comportamento di alcune catene della grande distribuzione che dal 30 luglio vendono in offerta 1 chilo di uva da tavola a 99 centesimi, lasciando ai produttori in campagna meno di 40 centesimi al chilo.
“È una vergogna che a campagna non ancora partita si assista a tentativi di deprimere i prezzi di mercato dell’uva da tavola che quest’anno, complice la siccità, è di qualità straordinaria, con un grado zuccherino elevato – spiega Muraglia -. Serve una ulteriore stretta sui controlli e l’approvazione della legge contro le pratiche sleali fortemente voluta da Coldiretti per rendere più equa la distribuzione del valore lungo la filiera ed evitare che il massiccio ricorso attuale alle offerte promozionali di una parte della GDO non venga scaricato sulle imprese di produzione già costrette a subire l’aumento di costi di produzione dovuti al maltempo con gelate, nubifragi e grandinate e alla difficile ripresa dopo l’anno del Covid”.
Accanto alla formula tradizionale del 3×2 ed ai punti a premio – aggiunge Coldiretti Puglia – si sono moltiplicate e differenziate le proposte delle diverse catene per renderle meno confrontabili tra loro e più appetibili ai clienti, dalle vendite sottocosto che devono seguire regole precise ai buoni spesa. Per ogni euro speso dai consumatori per l’acquisto di alimenti meno di 15 centesimi vanno a remunerare il prodotto agricolo – denuncia Coldiretti Puglia – per effetto delle distorsioni e delle speculazioni che si verificano lungo la filiera a causa degli evidenti squilibri di potere contrattuale.
“All’assessore regionale all’agricoltura Pentassuglia e all’assessore allo Sviluppo Economico Delli Noci chiediamo di convocare al più presto un tavolo di filiera prima che la campagna di raccolta dell’uva da tavola entri nel vivo – dice il presidente Muraglia – per evitare quanto già accaduto durante la campagna delle ciliegie, rilanciare il settore e tutelare il reddito dei nostri produttori, ponendo immediatamente fine a tali comportamenti scorretti”.
La Puglia è il primo produttore in Italia di uva da tavola, con il 74% della produzione nazionale e, grazie all’enorme contributo pugliese, l’Italia è il primo produttore al mondo – aggiunge Coldiretti Puglia – con il 16% sulla produzione globale e la provincia di Bari fa la parte del leone, con 10.500 ettari e 2,2 milioni di quintali di produzione.