“Senza piogge da quasi 4 mesi in Puglia continua a diminuire la disponibilità idrica, con i bacini pugliesi che hanno perso oltre 14 milioni di metri cubi d’acqua in una settimana”. Lo comunica Coldiretti Puglia sottolineando che “la siccità è diventata l’evento climatico più ricorrente e persistente in Puglia, con danni stimati pari ad oltre 70 milioni di euro all’anno per l’impatto devastante sulle produzioni agricole e sulla fertilità dei terreni”. “Con l’innalzamento dei livelli del mare” – aggiunge Coldiretti Puglia – “l’acqua salata sta già penetrando nell’entroterra bruciando le coltivazioni nei campi e spingendo all’abbandono l’attività agricola, secondo l’allarme lanciato dal rapporto sul clima del Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico (Ipcc) dell’Onu”.
“I pozzi freatici non hanno più acqua, mentre dai pozzi artesiani c’è il rischio di emungimento di acqua salmastra – aggiunge il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia – uno scenario che impone di sfruttare al meglio tutte le risorse messe a disposizione della programmazione degli interventi idrici e di riassetto del territorio nei prossimi anni, perché è andata persa finora l’opportunità di ridisegnare politica irrigua e di bonifica integrale in Puglia”. E’ inoltre necessario – per Coldiretti – reinserire nel Pnrr il miliardo di euro per le forestazioni pedecollinari ed i 500 milioni per la digitalizzazione delle reti idriche.